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Istanza di Insinuazione al Passivo – Modello

In questa pagina è disponibile un modello istanza di insinuazione al passivo da scaricare e da compilare in base alle esigenze.

Indice

  • Riferimenti normativi
  • Esempio istanza di insinuazione al passivo
  • Modello istanza di insinuazione al passivo da scaricare

Riferimenti normativi

Presentare un’istanza di insinuazione al passivo significa chiedere che un credito – o un diritto di restituzione o rivendicazione su beni del debitore – venga preso in considerazione nel concorso dei creditori aperto con la sentenza di liquidazione giudiziale. Il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza colloca la domanda all’articolo 201, specificando che deve pervenire al curatore “almeno trenta giorni prima” dell’udienza di verifica fissata dal tribunale nella stessa sentenza; il deposito successivo, ma prima di quell’udienza, comporta solo l’esame in coda, mentre oltre quel limite la domanda diventa tardiva e, dopo l’esaurimento dell’attivo, addirittura ultra tardiva, con aggravio di spese e perdita di alcuni benefici.

Il ricorso oggi viaggia quasi ovunque in via telematica: il creditore, personalmente o tramite avvocato, redige un file PDF/A firmato digitalmente, lo inoltra dalla propria PEC a quella indicata dal curatore o utilizza il portale ministeriale dedicato alle procedure concorsuali, che restituisce le ricevute di accettazione e di consegna e ne protocolla l’arrivo nel fascicolo informatico della procedura. Nella pratica restano ammesse le trasmissioni cartacee soltanto per i soggetti privi di strumenti telematici certificati o per le procedure aperte prima dell’introduzione dell’obbligo di deposito digitale.

Il contenuto della domanda riflette lo schema indicato dal Codice: generalità del creditore, indicazione della somma o del bene rivendicato, esposizione sommaria dei fatti, qualificazione giuridica (chirografario, privilegiato, ipotecario, diritto reale), eventuali interessi o rivalutazioni, e allegazione di tutti i documenti probatori in originale o copia autentica. La legge non impone l’assistenza di un difensore, ma la complessità delle eccezioni – per esempio la prova del privilegio o la fondatezza di una ritenzione – rende di prassi il patrocinio legale; in ogni caso la procura speciale può essere conferita anche in calce all’istanza con semplice firma autografa digitalizzata. Non è dovuto contributo unificato né marca da bollo.

Ricevuto il ricorso, il curatore registra la pretesa, formula le proprie osservazioni e, almeno quindici giorni prima dell’udienza, deposita lo stato passivo proposto; nei successivi dieci giorni i creditori costituiti possono prendere visione e fare osservazioni. Nell’udienza di verifica il giudice delegato decide con decreto motivato, soggetto a reclamo innanzi al tribunale della crisi. L’effetto retroattivo della domanda, sancito dall’articolo 202, è rilevante: dal momento del deposito si interrompe la prescrizione e, per tutta la durata della procedura, i termini restano sospesi, preservando il credito anche se l’esame avverrà molti mesi più tardi. Per le domande tardive il Codice consente l’ammissione solo se il creditore dimostra che l’inosservanza del termine non dipende da sua colpa; inoltre deve versare un contributo pari al venti per cento della propria pretesa. Le domande ultra tardive, presentate dopo l’esaurimento dell’attivo, oggi trovano spazio solo se l’esistenza del credito emerge da atti della procedura o da documenti della contabilità del debitore.

Dal decreto di ammissione scaturisce il diritto a partecipare alle ripartizioni parziali e finali; in caso di rigetto il creditore può proporre opposizione ex art. 207 CCII entro trenta giorni dalla comunicazione. La domanda, inoltre, sospende eventuali procedure esecutive individuali e, se il credito è assistito da pegno o ipoteca, mantiene intatti i privilegi anche nei confronti dell’acquirente dei beni, salvo diverso ordine del giudice.

Esempio istanza di insinuazione al passivo

In questa sezione è possibile trovare un esempio di formula per istanza di insinuazione al passivo.

TRIBUNALE DI __________________
CANCELLERIA FALLIMENTARE

All’Ill.mo Dott. ____________________ Giudice Delegato al Fallimento della società _____________________ – con sede in __________________.

Fallimento dichiarato in data ______________.

Curatore Dott. _________________.

OGGETTO: DOMANDA DI AMMISSIONE AL PASSIVO.

La sottoscritta società / ditta individuale __________________, con sede in ___________________ alla Via __________________, Codice Fiscale e Partita Iva: _______________, in persona del proprio legale rappresentante/titolare Sig. ___________________, ai fini del presente atto domiciliata presso l’indicata sede,

P R E M E S S O

– di essere creditrice nei confronti della società fallita per la somma complessiva di euro ______________ (in linea capitale), oltre interessi legali decorrenti dalle singole scadenze;
– che tale credito deriva da rapporti commerciali posti in essere con la debitrice nel periodo _______________ ed è documentato dalle seguenti fatture e dai relativi documenti di trasporto, di cui in allegato si rimette copia fotostatica:
a) Fattura n. __________ del _____________ di euro _______________;
b) Fattura n. __________ del _____________ di euro _______________;
c) Fattura n. __________ del _____________ di euro _______________;
d) Fattura n. __________ del _____________ di euro _______________;
– che il mancato pagamento delle suddette fatture è documentato da effetti rimasti insoluti alle scadenze del _______________ per un importo totale di euro _____________, con un aggravio di spese per euro______________, qui allegati unitamente a copia fotostatica dei relativi conti di ritorno;

C O N S I D E R A T O

– che il credito in esame è legittimamente vantato ed esigibile;
– che ci si riserva di integrare la documentazione allegata con eventuali estratti delle scritture contabili regolarmente tenute, laddove se ne ravvisi la necessità da parte degli Organi Fallimentari.
Tutto ciò premesso e considerato, la sottoscritta società / ditta individuale

C H I E D E

l’ammissione al passivo del fallimento in epigrafe in via chirografaria per le seguenti somme:
– euro __________________ per sorte;
– euro __________________ per spese insoluto;
– euro __________________ per bollo presente domanda,
per un importo complessivo di euro _________________, oltre interessi legali maturati dalle singole scadenze alla data di fallimento.

All’uopo allega la seguente documentazione:
– copia fotostatica fattura n. _____________ del ____________ di euro ____________;
– copia fotostatica fattura n. _____________ del ____________ di euro ____________;
– copia fotostatica fattura n. _____________ del ____________ di euro ____________;
– copia fotostatica fattura n. _____________ del ____________ di euro ____________;
– copia fotostatica dei relativi documenti di trasporto;
– effetti insoluti scaduti il ________________ unitamente a copia fotostatica dei relativi conti di ritorno bancari.

Con riserva di produrre gli originali dei documenti allegati in copia laddove necessari.

_______________ li ____________
FIRMA

Modello istanza di insinuazione al passivo da scaricare

Di seguito viene messo a disposizione un fac simile istanza di insinuazione al passivo in formato Word editabile da scaricare.

Il modello può essere modificato inserendo i dati mancanti e poi stampato.

Icona
istanza di insinuazione al passivo
1 file(s)
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