In questa pagina è disponibile un modello istanza di interpello all’Agenzia delle Entrate da scaricare e da compilare in base alle esigenze.
Indice
Riferimenti normativi
L’istanza di interpello è la via maestra che l’ordinamento tributario mette a disposizione del contribuente quando ha dubbi applicativi su un caso concreto: dall’articolo 11 dello Statuto dei diritti del contribuente trae il diritto ‒ ora approfonditamente ridisegnato dal decreto legislativo 156/2015 ‒ di rivolgersi all’Agenzia delle Entrate per ottenere una risposta vincolante, sottraendosi al rischio di sanzioni o contenziosi se vi si conforma.
La riforma del 2015 ha concentrato in un unico testo le diverse figure di interpello (ordinario, qualificatorio, probatorio, anti-abuso, disapplicativo, adempimento collaborativo), confermandone la funzione di chiarimento preventivo e stabilendo, per ciascuna, un quadro di requisiti omogenei; per esempio, con l’interpello disapplicativo il contribuente può chiedere di non subire norme antielusive che, nel suo caso, risultino irragionevolmente penalizzanti, come ricorda la prassi. Dal 30 giugno 2023 la presentazione avviene esclusivamente in modalità telematica: l’istanza (firmata digitalmente o con firma autografa scansionata) si inoltra tramite PEC o attraverso l’area riservata del sito dell’Agenzia, indirizzandola alla Direzione regionale del domicilio fiscale oppure, per i grandi contribuenti, al competente Centro di coordinamento. Il portale restituisce le ricevute di accettazione e consegna, avviando immediatamente il conteggio dei termini di risposta.
Il contenuto deve essere puntuale: dati identificativi, descrizione dettagliata dei fatti, norme di riferimento, soluzione interpretativa ritenuta corretta, dichiarazione di non aver intrapreso condotte difformi, allegazione di documenti utili. La completezza è decisiva perché l’amministrazione può sospendere una sola volta il termine, richiedendo integrazioni; se il contribuente non replica entro trenta giorni, l’istanza si considera inammissibile.
Quanto ai tempi, la disciplina vigente fissa in novanta giorni il termine generale di risposta, esteso a centoventi per gli interpelli disapplicativi, probatori e anti-abuso; su questi ultimi il Decreto MEF 15 giugno 2016 e la successiva modifica del 20 maggio 2024 mantengono l’obbligo di motivazione rafforzata, proprio per la delicatezza dei profili elusivi trattati.
La legge di conversione del “decreto fiscale” 2025 (L. 108/2025) ha annunciato una prossima unificazione dei termini a novanta giorni per tutte le tipologie e l’introduzione di un contributo finanziario graduato, con decreto ministeriale in via di emanazione, destinato a scoraggiare l’uso strumentale dell’istituto: le nuove regole si applicheranno alle domande presentate dopo l’entrata in vigore del decreto attuativo.
Se l’Agenzia risponde nei termini, la soluzione è vincolante solo per l’Amministrazione; il contribuente può comunque discostarsene, ma ne sopporterà le conseguenze in caso di accertamento. Se, invece, l’ufficio tace, opera il silenzio-assenso: l’interpretazione prospettata diventa pienamente efficace, purché l’istanza fosse ammissibile e completa. Per gli interpelli disapplicativi, la risposta (esplicita o implicita) può essere impugnata insieme all’eventuale atto impositivo.
Chi adotta il regime di cooperative compliance beneficia di una corsia dedicata: il decreto MEF del 15 giugno 2016, come corretto nel 2024, impone alla Direzione centrale normativa di rispondere con procedure accelerate e di tenere conto del risk profile condiviso con il contribuente, consolidando così il dialogo preventivo che caratterizza tale regime.
Esempio istanza di interpello all’Agenzia delle Entrate
In questa sezione è possibile trovare un esempio di formula per istanza di interpello all’Agenzia delle Entrate.
ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE
DIREZIONE REGIONALE DEL ……….
ISTANZA DI INTERPELLO
(ai sensi dell’art. 11 della L. n. 212/2000 e del d.m. n. 209/2001)
Io sottoscritto NOME COGNOME, nato a ………. (…..) il …../…../….. e residente a ………. (…..), Via ………. n. ….., codice fiscale: ………., nella sua espressa qualità di socio della società ………., con sede legale in ………. (…..), via ……….n. ….., C.F. ……….., P. IVA e Registro Imprese di ……….n. ………., rappresentata nel presente procedimento dal Dott. ………., giusta delega in calce al presente atto, ed elettivamente domiciliata presso il suo studio in ………. (…..), Via ………. n. ….. (tel. ………., fax ………., e-mail ………., PEC ……….),
ESPONE
il seguente caso concreto e personale:
AMBITO: ……………………………………………………………………………………………………………………………………
Esporre il caso ……………………………………………………………………………………………………………………………
Il sottoscritto
RITIENE
che il caso prospettato debba essere risolto nel modo seguente:
Esporre la risoluzione prospettata dal contribuente …………………………………………………………………………
CONSIDERATO
Che sussistono obiettive condizioni di incertezza in merito alla disciplina del caso sopra esposto, il sottoscritto lo sottopone a codesto Ufficio con l’avvertenza che, qualora non riceva risposta entro il termine di cui all’art. 11, L. 212/2000, si atterrà all’interpretazione sopra esposta con tutte le garanzie di legge.
Luogo e data
Nome e cognome
……………………….
Il sottoscritto NOME COGNOME, nato a ………. (…..) il …../…../….. e residente a ……… (…..), Via ………. n. …., codice fiscale: ……….
DELEGA
il dott. NOME COGNOME a rappresentarlo nel presente procedimento di interpello presso la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la regione ………., conferendogli ogni facoltà prevista dalla legge ed eleggendo domicilio presso il suo studio in Via ………. n. ….. (recapito telefonico ….., fax ….., e-mail ……….).
Luogo e data
Nome e cognome
…………………………………..
Per autentica di firma
Dott. ……….
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Modello istanza di interpello all’Agenzia delle Entrate da scaricare
Di seguito viene messo a disposizione un fac simile istanza di interpello all’Agenzia delle Entrate in formato Word editabile da scaricare.
Il modello può essere modificato inserendo i dati mancanti e poi stampato.