In questa pagina è disponibile un modello ricorso per correzione errore materiale sentenza di Cassazione da scaricare e da compilare in base alle esigenze.
Indice
Riferimenti normativi
La possibilità di emendare una decisione della Corte di cassazione per meri errori di scritturazione o di calcolo trova la sua disciplina nell’art. 391-bis c.p.c., norma che, a seguito degli interventi della riforma Cartabia, si applica oggi non solo alle sentenze e alle ordinanze, ma anche ai decreti resi ai sensi dell’art. 380-bis c.p.c. La disposizione prevede espressamente che la correzione possa essere chiesta dalla parte interessata con ricorso “ai sensi degli artt. 365 e seguenti”, e persino rilevata d’ufficio dalla Corte “in qualsiasi tempo”. Diversamente, la revocazione per errore di fatto ex art. 395 n. 4 c.p.c. è soggetta a termini perentori. Il testo vigente è confermato dalla Gazzetta Ufficiale e dalla ricognizione ministeriale sulle modifiche al giudizio di legittimità.
L’errore materiale correggibile è quello che non incide sulla volontà decisoria ma sulla sua esteriorizzazione: si tratta della classica divergenza tra ciò che il giudice ha inteso decidere e ciò che è rimasto scritto, riconoscibile ictu oculi, come un refuso nel nome di una parte, un importo trascritto male nel dispositivo o un errore aritmetico nella liquidazione. Non è invece consentito utilizzare il rimedio per rimettere in discussione la ratio decidendi o per trasformare un errore di diritto in errore materiale; in tali casi l’unico strumento interno alla Cassazione è la revocazione per errore di fatto, quando ne ricorrano i rigorosi presupposti. Su questi limiti si è espressa costantemente la giurisprudenza di legittimità e la dottrina, chiarendo che la correzione non può in alcun modo alterare il decisum.
Quanto alla procedura, il ricorso si propone nelle forme proprie del giudizio di legittimità: è necessario l’assistenza e la sottoscrizione di un avvocato abilitato al patrocinio dinanzi alle giurisdizioni superiori, munito di procura speciale, e si osservano le regole su notificazione e deposito dettate per il ricorso per cassazione. La Corte tratta l’istanza in camera di consiglio secondo il rito camerale, pronunciando con ordinanza; la mancata osservanza degli adempimenti di notificazione disposti dalla Corte comporta l’inammissibilità. Si tratta di un procedimento “leggero”, ma resta un vero e proprio ricorso soggetto alle forme degli artt. 365 ss. c.p.c.
I termini sono particolarmente favorevoli quando si discute della sola correzione: il legislatore, anche alla luce della sentenza n. 119/1996 della Corte costituzionale, ha espunto ogni limite temporale, onde evitare che un mero errore materiale divenga irreparabile; al contrario, per la revocazione il termine è di sessanta giorni dalla notificazione del provvedimento ovvero di sei mesi dalla sua pubblicazione. Ne discende che l’istanza correttiva è proponibile “in qualsiasi tempo”, pure d’ufficio, mentre la revocazione rimane sottoposta a stringenti scansioni temporali.
Gli effetti del provvedimento correttivo sono meramente ordinatori e non hanno autonoma portata sostitutiva: la decisione di correzione “ripete” la propria validità da quella originaria e non introduce un nuovo assetto degli interessi, ma si limita a raddrizzare la svista. Proprio per tale natura, le Sezioni Unite civili, con un recente arresto, hanno escluso che al termine del procedimento di correzione si debbano liquidare spese processuali, non configurandosi una vera soccombenza tra le parti neppure se l’altra parte abbia resistito. Questo orientamento ha composto un contrasto pregresso e si è ormai consolidato.
Sul piano pratico, l’istanza trova spazio, ad esempio, quando il dispositivo riporti per mero refuso un importo diverso da quello calcolato in motivazione o quando sia stata omessa una statuizione accessoria a contenuto vincolato. La giurisprudenza ha ricondotto alla procedura di correzione anche l’omessa pronuncia sulla distrazione delle spese in Cassazione, ritenendo inidonei gli ordinari mezzi di impugnazione e valorizzando la natura accessoria e predeterminata della statuizione. In questi casi, la domanda del difensore antistatario segue il canale dell’art. 391-bis c.p.c., senza onere di notifica alla parte assistita, restando ferma la regola del contraddittorio verso le altre parti del giudizio.
È essenziale distinguere l’ambito oggettivo del rimedio: la Cassazione può correggere soltanto i propri provvedimenti; se l’errore materiale è contenuto nella decisione del giudice di merito, la relativa istanza va rivolta a quel giudice, anche se pende o è stato definito un ricorso per cassazione. La Corte di legittimità non può sostituirsi al giudice a quo per rimediare a refusi o sviste compiuti in sede di merito.
Esempio ricorso per correzione errore materiale sentenza di Cassazione
In questa sezione è possibile trovare un esempio di formula per ricorso per correzione errore materiale sentenza di Cassazione.
RICORSO PER CORREZIONE DELLA SENTENZA N. ….
emessa dalla Suprema Corte di Cassazione il …. nella causa promossa da: …., rappr. e difeso dall’avv. ….
ATTORE
CONTRO
…., rappr. e difeso dall’avv. ….
CONVENUTO
* * *
Sig. …., codice fiscale n. …., residente in …., via …., n. …. elettivamente domiciliato in Roma, nella via …. n. …., presso lo studio dell’Avv. …., codice fiscale …., che
lo rappresenta e difende per procura …., e che dichiara di voler ricevere le comunicazioni da parte della Cancelleria a numero telefax …. o al seguente indirizzo di
posta elettronica certificata: ….,
PREMESSO
– che in data …. è stata emessa la sentenza sopra indicata con la quale è stato disposto che …..;
– che in tale sentenza è stato per errore materiale (oppure) per errore di calcolo indicato … (oppure) non indicato ….;
– che, pertanto, occorre procedere alla correzione della suddetta sentenza.
Tutto ciò premesso, si
CHIEDE
che la Suprema Corte di Cassazione voglia, ai sensi dell’art. 391 bis c.p.c., provvedere con ordinanza alla correzione del suddetto errore.
Allega cinque copie della suddetta sentenza di cui quattro in carta libera e una autentica nonché quattro copie in carta libera del presente ricorso.
…. lì ….
Avv. …
(PROCURA ALLE LITI, SE NECESSARIA)
(RELAZIONE DI NOTIFICAZIONE)
Modello ricorso per correzione errore materiale sentenza di Cassazione da scaricare
Di seguito viene messo a disposizione un fac simile ricorso per correzione errore materiale sentenza di Cassazione in formato Word editabile da scaricare.
Il modello può essere modificato inserendo i dati mancanti e poi stampato.