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Ricorso per la revoca del provvedimento di distrazione delle spese liquidate nella sentenza – Modello

In questa pagina è disponibile un modello ricorso per la revoca del provvedimento di distrazione delle spese liquidate nella sentenza da scaricare e da compilare in base alle esigenze.

Indice

  • Riferimenti Normativi
  • Esempio ricorso per la revoca del provvedimento di distrazione delle spese liquidate nella sentenza
  • Modello ricorso per la revoca del provvedimento di distrazione delle spese liquidate nella sentenza da scaricare

Riferimenti Normativi

Il fondamento giuridico è espresso direttamente dall’articolo 93 del codice di procedura civile. Dopo aver previsto la possibilità per il difensore munito di procura di ottenere in sentenza la distrazione in suo favore degli onorari non riscossi e delle spese anticipate, la norma stabilisce che finché il difensore non abbia conseguito il rimborso attribuitogli, la parte può chiedere al giudice, con le forme stabilite per la correzione delle sentenze, la revoca del provvedimento, a condizione di dimostrare di avere soddisfatto il credito del difensore per onorari e spese. Questa previsione attribuisce dunque alla parte assistita un rimedio speciale, diverso dai mezzi ordinari di impugnazione, che opera sino a quando il legale distrattario non abbia incassato quanto disposto dal giudice.

La richiesta di revoca non si propone con appello o ricorso per cassazione, ma come istanza di correzione ai sensi degli articoli 287 e 288 c.p.c., davanti allo stesso giudice che ha pronunciato il provvedimento di distrazione. Si tratta di un procedimento in camera di consiglio volto a “ripristinare” correttamente il contenuto del decisum senza incidere sul merito, con un contraddittorio essenziale limitato ai profili correttivi. In giurisprudenza e nella prassi si afferma che la via della correzione è proprio quella richiamata dall’art. 93, comma 2, e che va seguita anche quando la decisione ometta di pronunciarsi su una richiesta di distrazione o quando occorra conformare il dispositivo a quanto risulta in motivazione; lo stesso rimedio è stato ritenuto utilizzabile pure in sede di legittimità tramite l’art. 391-bis c.p.c.

Quanto ai presupposti, occorre che la parte dimostri di avere già pagato il proprio difensore per le competenze e gli esborsi oggetto della distrazione. La prova tipica è data da quietanze, fatture quietanzate o documentazione bancaria; in assenza di tale prova la revoca non può essere disposta. La legittimazione a proporre l’istanza spetta alla parte assistita cui si riferiva la distrazione, mentre non è la parte soccombente ad avere un interesse a contrastare o impugnare quel capo, perché il pagamento al difensore distrattario ha per legge lo stesso effetto liberatorio del pagamento alla parte vittoriosa. Su questi punti si rinvengono conferme nelle massime e nelle ricostruzioni dottrinali e giurisprudenziali più recenti.

La competenza appartiene al giudice che ha emesso la pronuncia recante la distrazione, sia esso di primo o secondo grado. L’istanza si deposita in cancelleria; il presidente fissa l’udienza in camera di consiglio e il ricorso è notificato alle altre parti, compreso il difensore distrattario. La giurisprudenza sul procedimento di correzione precisa, inoltre, che qualora sia trascorso oltre un anno dal deposito del provvedimento, la notifica deve essere eseguita alla parte personalmente e non più al difensore costituito in quel giudizio, in applicazione dell’art. 288 c.p.c. e delle regole sulla “perpetuatio” dell’ufficio di difesa.

Sotto il profilo degli esiti, il giudice, verificata la prova dell’avvenuto pagamento al difensore e l’assenza di riscossioni da parte del distrattario nei confronti della controparte, revoca il capo di distrazione. L’effetto pratico è che il titolo esecutivo per le spese torna in capo alla parte vittoriosa, la quale potrà agire direttamente verso la parte soccombente. Il provvedimento che definisce la correzione ha natura ordinatoria e non è di regola autonomamente impugnabile; resta, però, impugnabile nei termini di legge la sentenza “per la parte corretta”, secondo il meccanismo previsto dall’art. 288 c.p.c. e come chiarito dalla Cassazione. Inoltre, nel rito di correzione non si emette normalmente statuizione sulle spese del procedimento, proprio perché manca una vera e propria soccombenza contenziosa.

Un cenno di sistema aiuta a comprendere perché la revoca viaggi sulla corsia della correzione e non dell’appello. Le Sezioni Unite della Cassazione hanno chiarito che, quando il giudice omette di pronunciare sulla distrazione o di allineare il dispositivo alla motivazione in tema di spese, il rimedio non sono i mezzi ordinari di impugnazione, ma appunto il procedimento di correzione degli errori materiali. Questo orientamento, più volte ribadito anche in anni recenti, si coordina perfettamente con il secondo comma dell’art. 93 c.p.c., che individua un canale ad hoc per rimuovere o adeguare il capo sulle spese senza riaprire il merito della controversia.

Esempio ricorso per la revoca del provvedimento di distrazione delle spese liquidate nella sentenza

In questa sezione è possibile trovare un esempio di formula per ricorso per la revoca del provvedimento di distrazione delle spese liquidate nella sentenza.

TRIBUNALE DI …

ISTANZA DI REVOCA DEL PROVVEDIMENTO DI DISTRAZIONE DELLE SPESE [1]

Procedimento n. … R.G. … tra il Sig. …, attore, rappresentato e difeso dall’Avv. … e il Sig. …, convenuto, rappresentato e difeso dall’Avv. …

***

Ill.mo Giudice Dott. …

Il Sig. …, nato a …, residente in … alla via … n. … rappresentato e difeso dall’Avv. … nel procedimento in epigrafe indicato

PREMESSO

– che con sentenza n. … pronunciata il … notificata il … il convenuto è stato condannato al rimborso delle spese, delle competenze e degli onorari del presente giudizio, liquidati nella somma di Euro …, in favore del sottoscritto Sig. …;

– che con la sentenza in questione è stata altresì disposta la distrazione della somma dovuta a titolo di spese, competenze ed onorari in favore del difensore, sulla base della sua istanza del …, inserita nel processo verbale della relativa udienza;

– che il Sig. … il … ha adempiuto i compensi dovuti al difensore come da allegata notula e fattura con relativa quietanza;

– che il Sig. …, convenuto, non ha rimborsato le spese alla parte vittoriosa nell’ammontare sopra indicato;

TUTTO QUANTO PREMESSO

CHIEDE

Che l’Il.mo Giudice adito Dott. … disponga, ai sensi dell’art. 93, comma 2, c.p.c. e degli artt. 287 e ss. c.p.c. da esso richiamati, la revoca del suddetto provvedimento di distrazione delle spese.

Modello ricorso per la revoca del provvedimento di distrazione delle spese liquidate nella sentenza da scaricare

Di seguito viene messo a disposizione un fac simile ricorso per la revoca del provvedimento di distrazione delle spese liquidate nella sentenza in formato Word editabile da scaricare.

Il modello può essere modificato inserendo i dati mancanti e poi stampato.

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Fac simile ricorso per la revoca del provvedimento di distrazione delle spese liquidate nella sentenza
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