In questa pagina è disponibile un modello ricorso per la correzione della sentenza da scaricare e da compilare in base alle esigenze.
Riferimenti Normativi
il “ricorso per la correzione della sentenza” è lo strumento con cui si chiede al medesimo ufficio giudiziario che ha pronunciato il provvedimento di emendare errori o omissioni meramente materiali, compresi quelli di calcolo. La base normativa è l’art. 287 c.p.c., coordinato con l’art. 288 c.p.c. per il rito, mentre per i provvedimenti della Corte di cassazione la sede propria è l’art. 391-bis c.p.c. La correzione riguarda difetti della rappresentazione grafica della volontà del giudice e non può incidere sul contenuto concettuale della decisione; la giurisprudenza la ammette quando l’errore è percepibile “ictu oculi” e vi sia un’evidente divergenza tra quanto il giudice intendeva statuire e quanto è stato materialmente scritto.
La domanda si propone con ricorso al giudice che ha emesso la sentenza; se tutte le parti chiedono la medesima correzione il giudice provvede con decreto, altrimenti fissa con decreto l’udienza camerale e decide con ordinanza che viene annotata sull’originale. L’art. 288 precisa inoltre che, se la correzione è chiesta dopo un anno dalla pubblicazione della sentenza, ricorso e decreto devono essere notificati personalmente alle altre parti; negli altri casi la notificazione segue l’art. 170 c.p.c. La scelta dello strumento resta possibile “in ogni tempo” proprio perché la correzione non tocca il merito ma solo l’esteriorizzazione materiale del comando.
Il confine operativo è netto: la correzione sana refusi, scambi di cifre, errori di trascrizione nei nomi o nei dati, sviste nel computo di importi, incongruenze tra motivazione e dispositivo quando sia chiaro quale fosse la volontà decisionale; non è invece una via surrettizia per riformare la sentenza, integrare un’omessa pronuncia o riconsiderare valutazioni di fatto o di diritto, rimedi che richiedono i normali mezzi di impugnazione o, nei casi tipici, la revocazione. Gli studi e le massime più aggiornate ribadiscono che l’istituto serve a riallineare la “formula esteriore” al contenuto già deciso, non a riscriverlo.
Sul piano della competenza decide lo stesso giudice che ha pronunciato il provvedimento, inteso come ufficio giudiziario e non necessariamente nella identica composizione del collegio; la diversa composizione non determina nullità. È inoltre pacifico che il potere di correzione non è limitato alle sole sentenze non appellate: la clausola che lo prevedeva è stata espunta dalla disciplina a seguito dell’intervento della Corte costituzionale, e la correzione resta quindi praticabile anche in pendenza di impugnazione, ferma la funzionale cooperazione tra uffici quando il fascicolo sia già in appello.
Gli effetti sull’impugnazione sono peculiari: l’ordinanza di correzione non è autonomamente impugnabile; è il provvedimento corretto che, limitatamente alle parti emendate, può essere impugnato con il mezzo previsto e con termini che decorrono dalla notificazione dell’ordinanza di correzione. La Corte di cassazione ha più volte ricondotto a questa regola i casi in cui l’errore materiale incideva sul dispositivo o su dati determinanti per la decisione, chiarendo che la notifica dell’istanza non fa decorrere il termine breve e che il dies a quo è proprio la notifica dell’ordinanza ex art. 288, ultimo comma.
Per i provvedimenti della Suprema Corte, la correzione degli errori materiali o di calcolo è disciplinata dall’art. 391-bis c.p.c. e si propone con ricorso “ai sensi degli artt. 365 e seguenti”; può essere chiesta o rilevata d’ufficio “in qualsiasi tempo”, mentre la revocazione per errore di fatto segue il termine perentorio di sessanta giorni dalla notificazione o sei mesi dalla pubblicazione. Anche qui la giurisprudenza esige l’assistenza tecnica: l’istanza proposta personalmente dalla parte è inammissibile per violazione dell’art. 82, comma 2, c.p.c.
Gazzetta Ufficiale
Foroeuropeo
Esempio ricorso per la correzione della sentenza
In questa sezione è possibile trovare un esempio di formula per ricorso per la correzione della sentenza.
RICORSO PER LA CORREZIONE DELLA SENTENZA N. …./….
emessa il …. nella causa portante il n. …. R.G. promossa da:
…., rappresentato e difeso dall’avv.
ATTORE
CONTRO
…., rappresentato e difeso dall’avv.
CONVENUTO
* * *
l’Avv. …., codice fiscale n. …., P.E.C. (indirizzo di posta elettronica certificata comunicato a proprio Ordine) ……..it, fax n. ….in qualità di procuratore costituito di ….
PREMESSO
– che in data è stata emessa la sentenza sopra indicata con la quale è stato disposto che ….;
– che in tale sentenza è stato erroneamente indicato (oppure) non è stato per errore indicato ….
Tutto ciò premesso
CHIEDE
all’Ill.mo …. di …. di voler provvedere alla correzione del predetto errore.
Allega sentenza n. …. emessa il ….
… lì …
(Avv. ….
Modello ricorso per la correzione della sentenza da scaricare
Di seguito viene messo a disposizione un fac simile ricorso per la correzione della sentenza in formato Word editabile da scaricare.
Il modello può essere modificato inserendo i dati mancanti e poi stampato.