In questa pagina è disponibile un modello istanza nomina liquidatore giudiziale da scaricare e da compilare in base alle esigenze.
Riferimenti normativi
Nel nostro ordinamento la liquidazione giudiziale – un tempo definita “fallimento” e oggi disciplinata dal decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, ossia il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza – si apre quando il debitore si trova in stato di insolvenza e non è più in grado di far fronte regolarmente alle proprie obbligazioni. L’istanza di nomina del liquidatore giudiziale rappresenta il primo atto formale con cui il tribunale – ricevuta la domanda di apertura – individua il professionista incaricato di curare la liquidazione del patrimonio e di salvaguardare l’eguaglianza dei creditori.
La procedura trae avvio con la presentazione dell’istanza di apertura, che può essere proposta sia dal debitore – sempre che sussistano i requisiti previsti dall’articolo 269 del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza – sia da uno o più creditori muniti di titolo esecutivo. Il ricorso deve contenere una relazione sull’inattendibilità della continuazione dell’esercizio dell’impresa, una descrizione sommaria dei beni e delle passività, nonché l’indicazione dei creditori e la stima delle rispettive ragioni di credito; a essa deve essere allegata una relazione del gestore della crisi (organismo di composizione della crisi) ogniqualvolta il debitore abbia fatto ricorso alla liquidazione controllata come fase precedente alla giudiziale. Compiuto l’esame preliminare di ammissibilità, il tribunale – all’interno del medesimo decreto con cui dichiara l’apertura della liquidazione giudiziale – provvede contestualmente alla nomina del giudice delegato e del liquidatore giudiziale, ai sensi dell’articolo 270 del medesimo codice. In caso di istanza proposta dal debitore, il tribunale conferma in genere quale liquidatore il soggetto già designato come organismo di composizione; diversamente, o ove ricorrano “giustificati motivi”, attinge dall’albo dei gestori della crisi o, in subordine, da professionisti iscritti nel circondario, motivando adeguatamente la scelta.
L’istanza al tribunale deve essere depositata presso la cancelleria del giudice competente – generalmente la sezione specializzata in materia concorsuale del tribunale del luogo in cui ha sede l’impresa – e notificata a tutti i creditori noti, al pubblico ministero e, se richiesto, al curatore fallimentare già eventualmente nominato. La notifica segue le regole ordinarie del processo civile e garantisce il diritto di intervento alle parti interessate. Scaduti i termini per le osservazioni, il tribunale – qualora riscontri la sussistenza dei presupposti normativi – emette il decreto di apertura, con il quale l’istanza diventa efficace e il liquidatore ottiene i poteri attribuitigli dal codice: accertare il patrimonio, procedere alla vendita dei beni, verificare i crediti e redigere il progetto di riparto.
L’effetto immediato della nomina è duplice: da un lato nasce l’obbligo per il liquidatore di adempiere con diligenza professionale alle funzioni di custodia e di liquidazione del patrimonio, nonché di presentare entro sessanta giorni il primo inventario e il rendiconto provvisorio; dall’altro i creditori vedono sospesa ogni azione esecutiva individuale nei confronti del debitore, in virtù della concentrazione nel procedimento concorsuale degli interessi di tutti gli aventi diritto. Il decreto di nomina, inoltre, deve essere trascritto nel registro delle imprese e nei registri immobiliari per i beni pignorati, così da rendere opponibile a terzi l’esistenza della procedura.
In rari casi, il decreto di nomina può essere impugnato mediante reclamo al collegio del tribunale delegato, quando si contesti la mancanza dei requisiti o l’insussistenza dei “giustificati motivi” per la mancata conferma dell’organismo di composizione quale liquidatore. Trascorso infruttuosamente tale rimedio, la nomina diventa irrevocabile e il liquidatore può procedere senza ulteriori indugi.
Esempio istanza nomina liquidatore giudiziale
In questa sezione è possibile trovare un esempio di formula per istanza nomina liquidatore giudiziale.
Oggetto: Ricorso per la nomina di un liquidatore
Il Sig. . . . nella sua qualità di . . . (amministratore o socio) della società semplice . . . con sede a . . . in . . . domiciliato presso lo studio del dott . . . che lo rappresenta e difende nel presente ricorso, giusta procura rilasciata a margine del presente atto.
Premesso
che con deliberazione del giorno ………………………. l’ assemblea dei soci di detta società ha approvato lo scioglimento della medesima senza peraltro procedere alla nomina del liquidatore come risulta dal verbale allegato alla presente.
Chiede
ai sensi dell’ art. 2275, 3 comma c.c. di voler disporre con decreto alla nomina del liquidatore della citata società.
Allegati alla presente:
1) copia autenticata dell’atto costitutivo e dello statuto.
Luogo e data
Firma
Modello istanza nomina liquidatore giudiziale da scaricare
Di seguito viene messo a disposizione un fac simile istanza nomina liquidatore giudiziale in formato Word editabile da scaricare.
Il modello può essere modificato inserendo i dati mancanti e poi stampato.