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Reclamo avverso l’ordinanza di estinzione della procedura esecutiva – Modello

In questa pagina è disponibile un modello reclamo avverso l’ordinanza di estinzione della procedura esecutiva da scaricare e da compilare in base alle esigenze.

Indice

  • Riferimenti Normativi
  • Esempio reclamo avverso l’ordinanza di estinzione della procedura esecutiva
  • Modello reclamo avverso l’ordinanza di estinzione della procedura esecutiva da scaricare

Riferimenti Normativi

L’articolo 630 c.p.c. prevede che, quando il giudice dell’esecuzione dichiara l’estinzione del processo esecutivo per una causa “tipica” (inattività delle parti o altro caso espressamente previsto), oppure rigetta l’eccezione di estinzione, il rimedio non è l’opposizione agli atti esecutivi ma uno specifico reclamo al collegio. Il termine è perentorio e dura venti giorni; decorre dall’udienza, se l’ordinanza è stata pronunciata in udienza, oppure dalla comunicazione, se resa fuori udienza. Le forme da seguire sono quelle del reclamo di cui all’art. 178 c.p.c. (dichiarazione in udienza o ricorso depositato in cancelleria, senza oneri notificatori a carico della parte istante), ma il termine resta quello speciale di venti giorni fissato dallo stesso art. 630. La legittimazione è attribuita al debitore, al creditore pignorante e agli altri creditori intervenuti; il collegio decide in camera di consiglio con sentenza.

Il contenuto del reclamo deve misurarsi con l’oggetto proprio del rimedio. Si impugna l’ordinanza in quanto provvedimento che afferma o nega l’estinzione “tipica” del processo esecutivo; se invece la doglianza riguarda gli effetti successivi dell’estinzione (cancellazioni, riparti, spese) o si contesta una “estinzione atipica”, il canale corretto torna a essere l’opposizione agli atti esecutivi ex art. 617 c.p.c. La giurisprudenza di legittimità ha chiarito da tempo la ripartizione dei rimedi: il reclamo ex art. 630 per il provvedimento sull’estinzione in senso stretto; l’opposizione per i provvedimenti consequenziali o per le irregolarità degli atti esecutivi. Per questo, nel ricorso è opportuno concentrare la critica sulla sussistenza o meno dei presupposti legali dell’estinzione, lasciando alle eventuali iniziative ex art. 617 le questioni sugli atti successivi.

Sul piano delle garanzie, dopo la sentenza n. 45 del 17 marzo 2023 della Corte costituzionale il collegio che decide il reclamo non può comprendere il giudice dell’esecuzione che ha emesso l’ordinanza reclamata. La Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 630, comma 3, “in parte qua”, proprio per assicurare terzietà e imparzialità del giudice dell’impugnazione; in pratica ciò comporta l’obbligo di astensione e consente, se del caso, la ricusazione. Il reclamo si propone con le forme dell’art. 178 c.p.c.: se il provvedimento è reso in udienza si può dichiarare a verbale, altrimenti si deposita ricorso in cancelleria entro il termine perentorio; la cancelleria provvede alle comunicazioni e il presidente fissa la camera di consiglio, in cui il collegio pronuncia sentenza. La scelta del legislatore di rinviare alle “forme” dell’art. 178 ma di dettare un termine speciale di venti giorni in luogo dei dieci giorni ordinari evita sovrapposizioni con il regime generale delle ordinanze istruttorie. La traccia è confermata dalle sintesi codicistiche più aggiornate.

Quanto agli sviluppi successivi, la sentenza resa sul reclamo è appellabile secondo le regole ordinarie; la Corte di cassazione ha precisato che l’appello si svolge nel rito camerale di cui all’art. 130 disp. att. c.p.c. fin dal momento della proposizione, che avviene con ricorso depositato entro i termini degli artt. 325 e 327 c.p.c. Non è invece esperibile ricorso straordinario ex art. 111 Cost. contro l’ordinanza di estinzione “in sé”, proprio perché la legge appronta il rimedio endoprocessuale del reclamo e, contro la sentenza sul reclamo, l’appello.

Nella pratica redazionale, il reclamo dovrebbe identificare la procedura (R.G.E. e parti), ripercorrere in modo puntuale le scadenze o gli adempimenti in fatto da cui dipende l’estinzione, spiegare perché la causa tipica non si è verificata o perché è stata male applicata e concludere chiedendo la riforma dell’ordinanza e la prosecuzione della procedura. Se l’estinzione è stata dichiarata per “inattività” ma in realtà la parte ha rispettato i termini di legge o quelli rimessi all’onere delle parti dopo la sospensione concordata ex art. 624-bis, il reclamo è la sede corretta per far valere il dato documentale e ottenere la revoca del provvedimento. Restano affidati a diversi strumenti, come detto, i profili sugli effetti accessori già disposti dal giudice ex art. 632 c.p.c., che si contestano con opposizione agli atti esecutivi.

Esempio reclamo avverso l’ordinanza di estinzione della procedura esecutiva

In questa sezione è possibile trovare un esempio di formula per reclamo avverso l’ordinanza di estinzione della procedura esecutiva.

TRIBUNALE CIVILE DI ….

RECLAMO AI SENSI DELL’ART. 630 C.P.C.

L’Avv. …., con studio in …. via …. n. …., C.F. …., PEC …., in qualità difensore di ….  , giusta procura in calce / a margine dell’atto di …. (ovvero, in calce al presente atto), elettivamente domiciliato presso lo studio di esso difensore sito in …., alla via …., n. ….,

PREMESSO CHE

– che è stata instaurata la procedura esecutiva n. R.G.E. …. dal creditore procedente Sig./Sig.ra/società …. nei confronti del Sig./della Sig.ra/della società …. in forza di pignoramento …. eseguito in data ….;

– che sono stai pignorati i seguenti beni:

1) Immobile sito nel Comune di …., alla via …. n. …., composto da …. confinante con …. e contraddistinto al Catasto dei Fabbricati del Comune di …. foglio n. …., particella …., subalterni ….;

2) ….;

3) ….;

– che in data …. l’esponente ha depositato istanza di vendita ex art. 567 c.p.c.;

– che nella procedura esecutiva sono intervenuti i seguenti creditori:

1) il Sig./la Sig.ra/la società …., in forza di ….;

2) il Sig./la Sig.ra/la società …., in forza di ….;

3) il Sig./la Sig.ra/la società …., in forza di ….;

– Con istanza in data …. il Sig. …., quale ….  ha richiesto al giudice dell’esecuzione la declaratoria di estinzione della procedura esecutiva, con adozione di ogni incombente di rito.

– A fondamento della suddetta istanza veniva dedotto che ….

– Provvedendo su detta istanza, il Giudice dell’Esecuzione ha disposto l’estinzione della procedura esecutiva, ritenendo che ….  (ovvero: ha rigettato la stessa, in quanto ….  ).

Tutto ciò premesso, l’istante

PROPONE RECLAMO

avverso l’ordinanza suindicata, emessa il …. e comunicata il …., in quanto ….  .

Per l’effetto,

CHIEDE

Che l’On.le Tribunale adito, in composizione collegiale, previ gli incombenti di rito ai sensi degli Artt. 630, comma 3, e 178, commi 3, 4 e 5, c.p.c., voglia revocare o annullare l’ordinanza suindicata [8] , con ogni consequenziale statuizione.

Con vittoria di spese della presente fase di reclamo.

Ai fini del versamento del c.u. si dichiara che il valore della causa è pari a Euro ….

Si produce la seguente documentazione:

1) Ordinanza emessa dal giudice dell’esecuzione il …. e comunicata il ….

2) ….;

3) …..

Modello reclamo avverso l’ordinanza di estinzione della procedura esecutiva da scaricare

Di seguito viene messo a disposizione un fac simile reclamo avverso l’ordinanza di estinzione della procedura esecutiva in formato Word editabile da scaricare.

Il modello può essere modificato inserendo i dati mancanti e poi stampato.

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Fac simile reclamo avverso l'ordinanza di estinzione della procedura esecutiva
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