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Istanza per l’autorizzazione a vendere beni immobili o beni mobili in blocco – Modello

In questa pagina è disponibile un modello istanza per l’autorizzazione a vendere beni immobili o beni mobili in blocco da scaricare e da compilare in base alle esigenze.

Indice

  • Riferimenti Normativi
  • Esempio istanza per l’autorizzazione a vendere beni immobili o beni mobili in blocco
  • Modello istanza per l’autorizzazione a vendere beni immobili o beni mobili in blocco da scaricare

Riferimenti Normativi

Nel quadro delineato dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, la richiesta di autorizzazione a vendere beni immobili o mobili “in blocco” è un’istanza rivolta al giudice delegato (liquidazione giudiziale) ovvero all’autorità di vigilanza (liquidazione coatta amministrativa) che dev’essere giustificata dall’interesse della massa e incardinata in una scansione procedimentale rigidamente codificata.

Nella liquidazione giudiziale il curatore inserisce l’alienazione in blocco nel programma di liquidazione, spiegando perché la cessione unitaria dell’azienda, di suoi rami o di gruppi di beni assicuri un risultato economico migliore rispetto alla vendita atomistica; la norma di riferimento è l’art. 214 CCII, che fa della soluzione “in blocco” la regola e consente di smembrarla solo quando l’unitarietà non garantirebbe maggior soddisfazione ai creditori. Il programma, una volta vistato dal giudice, passa al vaglio del comitato dei creditori; dopo l’approvazione, ogni cessione deve rimanere coerente con quelle linee, salva un’ulteriore istanza motivata se intervengono ragioni sopravvenute.

La stima degli immobili e dei beni mobili registrati è preliminare e obbligatoria; l’esperto è scelto dal curatore, su autorizzazione del comitato, e redige la perizia nei formati informatici indicati dal Ministero, in modo che i dati possano essere riversati nel Portale delle vendite pubbliche. Il valore stimato diviene il parametro per il prezzo base e per la verifica del requisito di “maggiore soddisfazione” dei creditori.

Quando l’urgenza impone di vendere prima dell’approvazione del programma – per esempio per evitare il deprezzamento di merci deperibili – l’art. 213, comma 6, CCII consente un’istanza ad hoc: occorre il decreto autorizzativo del giudice delegato, sentito il comitato, e la cessione va poi riversata a consuntivo nel piano definitivo. I tentativi di vendita devono prendere avvio entro otto mesi dall’apertura della procedura, salvo proroga “per eccezionale complessità”, pena la possibile revoca del curatore.

Il decreto legislativo 83/2022 ha riaffermato la centralità del metodo competitivo e l’obbligatorietà della piattaforma telematica: anche la vendita “in blocco” passa, di regola, per procedure telematiche salvo che una modalità diversa risulti più rapida o remunerativa; la scelta va argomentata nell’istanza e sottoposta al vaglio del giudice.

Sul versante della liquidazione coatta amministrativa l’art. 311 CCII riconosce al commissario “tutti i poteri necessari per la liquidazione dell’attivo” ma subordina gli atti più rilevanti – fra questi la vendita di complessi aziendali o di beni in blocco – all’autorizzazione dell’autorità di vigilanza e, quando costituito, del comitato di sorveglianza. L’istanza deve illustrare il perimetro dei beni, richiamare la perizia estimativa, indicare le modalità di gara o trattativa, specificare gli adempimenti pubblicitari e attestare la coerenza con gli indirizzi eventualmente impartiti dall’autorità.

Sia nel giudizio che nella LCA, il decreto o provvedimento autorizzativo diventa il fondamento legale della stipula e consente di perfezionare l’atto di trasferimento in deroga agli artt. 2556 e 2560 c.c. senza responsabilità dell’acquirente per i debiti anteriori, come ribadito dal comma 3 dell’art. 214 CCII. Il prezzo può comprendere l’accollo di passività soltanto se non altera la graduazione dei crediti e se tale struttura finanziaria è stata resa nota ai creditori nel programma o nell’istanza autorizzativa.

L’autorità o il giudice possono richiedere integrazioni, disporre una nuova stima o imporre clausole rispetto alla pubblicità dell’offerta; sino all’emissione del decreto il curatore/commissario conserva la facoltà di modificare la proposta, ma una volta autorizzata la vendita dovrà darne esecuzione entro i termini indicati, depositando nel fascicolo l’esito e il relativo atto di trasferimento entro cinque giorni dalla stipula, come impone l’art. 216, comma 9, CCII.

Esempio istanza per l’autorizzazione a vendere beni immobili o beni mobili in blocco

In questa sezione è possibile trovare un esempio di formula per istanza per l’autorizzazione a vendere beni immobili o beni mobili in blocco.

ISTANZA PER L’AUTORIZZAZIONE A VENDERE IMMOBILI (oppure) BENI MOBILI IN BLOCCO

On. Ministro,
il dott. …., codice fiscale …., con studio in …., via …., n. …., in qualità di Commissario
Liquidatore della Società…. partita iva n. …., con sede in …., via …., n. …., messa in
liquidazione coatta amministrativa con D.M. …. pubblicato in G.U n. …. del ….
PREMESSO
– che la Società …. con sede con sede in …., via …., n. …., è stata messa in liquidazione coatta
amministrativa con D.M. …. pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. …. del ….;
– che appare opportuno procedere alla vendita in blocco dei beni mobili della società …., valutati
dal perito stimatore Geom. ……complessivamente in € ….;
…. che la vendita separata di tali beni provocherebbe sicuramente un notevole deprezzamento
perché …. (oppure)
– che è necessario procedere alla vendita dei seguenti beni immobili: ….. alle condizioni
specificate per ciascun immobile nel documento allegato;
– che per la predetta vendita in blocco dei beni (oppure) per la vendita dei beni immobili occorre il
parere del Comitato di Sorveglianza e l’autorizzazione dell’autorità che vigila sulla liquidazione.
Tutto ciò premesso
CHIEDE
che la S.V. Ill.ma Voglia, ai sensi del RD. 16 marzo 1942, n. 267 art. 210 comma 2, autorizzare la
predetta vendita.
…., lì ….
IL COMMISSARIO LIQUIDATORE
….
Il Comitato di Sorveglianza, con deliberazione in data …. esprime parere …. per i seguenti
motivi: ….
– Banca …. – Presidente – firma ….
– Banca …. – Componente – firma ….
– Banca …. – Componente – firma ….

Modello istanza per l’autorizzazione a vendere beni immobili o beni mobili in blocco da scaricare

Di seguito viene messo a disposizione un fac simile istanza per l’autorizzazione a vendere beni immobili o beni mobili in blocco in formato Word editabile da scaricare.

Il modello può essere modificato inserendo i dati mancanti e poi stampato.

Icona
Fac simile istanza per l'autorizzazione a vendere beni immobili o beni mobili in blocco
1 file(s)
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