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Atto di citazione per revocazione articoli 656 e 395 n. 2 cpc – Modello

In questa pagina è disponibile un modello atto di citazione per revocazione articoli 656 e 395 n. 2 c.p.c. da scaricare e da compilare in base alle esigenze.

Indice

  • Riferimenti normativi
  • Esempio atto di citazione per revocazione articoli 656 e 395 n. 2 c.p.c.
  • Modello atto di citazione per revocazione articoli 656 e 395 n. 2 c.p.c. da scaricare

Riferimenti normativi

Nel sistema del procedimento monitorio, quando il decreto ingiuntivo è divenuto esecutivo per mancata opposizione o per estinzione del relativo giudizio, l’ordinamento ammette un rimedio straordinario per rimuoverlo: l’art. 656 c.p.c. consente la revocazione nei casi tassativi dei numeri 1, 2, 5 e 6 dell’art. 395 c.p.c. Il caso che qui interessa è il n. 2, cioè l’ipotesi in cui si sia giudicato “in base a prove riconosciute o comunque dichiarate false”, con la conseguenza che il decreto, anche se in giudicato formale, può essere aggredito se la sua emanazione dipende da un elemento probatorio rivelatosi falsificato. La base normativa è chiara e attuale: il testo dell’art. 656 richiama espressamente il n. 2 dell’art. 395, e la giurisprudenza riconduce a questo alveo anche il decreto divenuto esecutivo per estinzione dell’opposizione (art. 653 c.p.c.).

Il significato tecnico del motivo di cui all’art. 395 n. 2 c.p.c. impone due condizioni cardine. La prima è che la falsità della prova sia stata riconosciuta dalla parte che se ne è avvalsa oppure “dichiarata” in un giudizio con provvedimento passato in giudicato, di regola penale o civile (querela di falso per i documenti), non essendo ammissibile utilizzare il giudizio di revocazione per accertare per la prima volta la falsità. La seconda è la decisività: la prova falsa deve avere inciso causalmente sulla decisione che si chiede di revocare. Proprio su questi snodi la Cassazione ha ribadito, anche in tempi recenti, che l’istanza è inammissibile se la falsità viene prospettata per la prima volta nel giudizio revocatorio, e che la falsità della testimonianza rileva solo se accertata con giudizio al quale abbiano partecipato le parti del processo civile da revocare.

Quando la revocazione riguarda un decreto ingiuntivo, la forma è quella dell’atto di citazione da proporre davanti allo stesso ufficio giudiziario che ha emesso il decreto (competenza funzionale inderogabile). Il contenuto è rigorosamente tipizzato dall’art. 398 c.p.c.: devono essere indicati, a pena di inammissibilità, il motivo di revocazione, le prove relative ai fatti posti a fondamento del n. 2, nonché il “giorno della scoperta o dell’accertamento” della falsità; l’atto va sottoscritto da difensore munito di procura speciale. Inoltre, se la revocazione è radicata davanti al tribunale o alla corte d’appello, la citazione deve essere depositata entro venti giorni dalla notificazione, a pena di improcedibilità, insieme con la copia autentica del provvedimento impugnato.

I termini seguono la regola generale delle impugnazioni: trenta giorni ex art. 325 c.p.c., con la speciale decorrenza fissata dall’art. 326 per i motivi di cui ai nn. 1, 2, 3 e 6 dell’art. 395. Per la falsità delle prove, dunque, il dies a quo non è la notificazione del decreto, ma il giorno della scoperta o dell’accertamento della falsità attestato da un titolo idoneo; l’onere di allegare chiaramente questa data nell’atto introduttivo è imposto dalla legge proprio per consentire il controllo sulla tempestività.

La proposizione della revocazione non sospende automaticamente l’efficacia del titolo né, se pertinente, i termini o il giudizio di legittimità: l’art. 401 c.p.c. consente di chiedere, già nell’atto di citazione, la sospensione dell’esecuzione secondo il paradigma dell’art. 373 c.p.c., mentre l’art. 398, comma 4, permette al giudice della revocazione di sospendere il termine per ricorrere in cassazione (o il relativo procedimento) se ritiene non manifestamente infondata la domanda. Si tratta di misure eccezionali, che richiedono un’istanza espressa e una motivazione sul danno grave e irreparabile e sul fumus del motivo revocatorio.

Nel merito, il giudizio si articola secondo lo schema rescindente–rescissorio: se il giudice accerta la ricorrenza del motivo di cui al n. 2, revoca il decreto e passa a decidere sul fondamento della pretesa monitoria, regolando le eventuali restituzioni derivanti dalla caducazione del titolo, come impone l’art. 402 c.p.c. Resta fermo che contro la sentenza resa nel giudizio di revocazione si applicano gli ordinari mezzi di impugnazione previsti per le decisioni di pari grado.

Sul piano pratico, la redazione di un atto efficace ruota intorno a tre assi: la ricostruzione precisa del nesso causale tra il mezzo di prova rivelatosi falso e l’emissione del decreto; l’allegazione e produzione del provvedimento che “riconosce o dichiara” la falsità (o del riconoscimento della parte) e la chiara indicazione della data in cui tale evento è stato conosciuto, ai fini della decorrenza del termine breve; la richiesta, se del caso, della sospensione ex art. 401 c.p.c. in applicazione dell’art. 373. In giurisprudenza si ribadisce che, in assenza di un accertamento definitivo della falsità, il giudizio di revocazione non può trasformarsi nella sede per accertarla, e che la falsità dichiarata deve essere rilevante e decisiva rispetto al contenuto del provvedimento monitorio.

Esempio atto di citazione per revocazione articoli 656 e 395 n. 2 c.p.c.

In questa sezione è possibile trovare un esempio di formula per atto di citazione per revocazione articoli 656 e 395 n. 2 c.p.c..

ATTO DI CITAZIONE PER REVOCAZIONE

del decreto d’ingiunzione n. …., emesso dal Giudice di pace (oppure) dal Tribunale di …. in data …. divenuto esecutivo in data …. a norma dell’art. 647 c.p.c.
…. con Avv. ….
ATTORE
CONTRO
…. con Avv. ….
CONVENUTO
* * *
Il sig….., codice fiscale …., nato a …., il …., e residente in …., elettivamente domiciliato in …, nella via …. presso lo studio dell’avv. …. (codice fiscale….) che lo
rappresenta e difende in forza di procura speciale …….. e che dichiara di voler ricevere le comunicazioni da parte della Cancelleria al numero telefax …. o al
seguente indirizzo di posta elettronica certificata: ….
PREMESSO
– che il Giudice di pace (oppure) il Tribunale di …., con il decreto d’ingiunzione sopra indicato, divenuto esecutivo a norma dell’art. 647 c.p.c., lo ha condannato
a …..
– – che, tale giudice ha ritenuto valida la prova …. prodotta da …..
– – che, con sentenza passata in giudicato n. …., emessa dal …. di …., in data …., nella causa promossa da …. contro …., tale prova è stata dichiarata falsa;
– – che nella specie ricorre l’ipotesi prevista dal combinato disposto degli articoli. 656 e 395 n. 2 c.p.c..
Tutto ciò premesso
CITA
Il Sig. …. a comparire innanzi al Giudice di pace di …., nell’udienza del giorno …., ore di rito, con l’invito a costituirsi nel termine e nelle forme stabilite dalla
legge e che, in difetto, si procederà in sua contumacia (oppure) innanzi al Tribunale di …., nell’udienza del …., ore di rito, dinanzi a
Giudice istruttore che sarà designato, ai sensi dell’art. 168-bis c.p.c., con l’invito a costituirsi nel termine di almeno venti giorni prima della suddetta udienza ai
sensi e nelle forme stabilite dall’art. 166 c.p.c. con l’avvertimento che la costituzione oltre il suddetto termine implica le decadenze di cui agli art. 38 e 167 c.p.c. e
che, in difetto di costituzione, si procederà in sua contumacia, per sentir revocare il decreto ingiuntivo sopra indicato e sentirsi condannare alle spese del
giudizio.
Contestualmente chiede che l’Ill.mo Giudice di pace (oppure) Tribunale di …. voglia, ai sensi dell’art. 401 c.p.c., disporre la sospensione dell’esecuzione del
decreto ingiuntivo impugnato al fine d’impedire che dalla stessa possa derivare grave e irreparabile danno in quanto …..
Deposita copia autentica del decreto ingiuntivo n. …. emesso dal Giudice di pace (oppure) Tribunale di …. in data …. procura alle liti sentenza n. …. emessa dal
…. di …. in data …. e ….
Ai fini del versamento del contributo unificato per le spese di giustizia dichiara che il valore della causa è di € ….
…. lì ….
Avv. …

Modello atto di citazione per revocazione articoli 656 e 395 n. 2 c.p.c. da scaricare

Di seguito viene messo a disposizione un fac simile atto di citazione per revocazione articoli 656 e 395 n. 2 c.p.c. in formato Word editabile da scaricare.

Il modello può essere modificato inserendo i dati mancanti e poi stampato.

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Fac simile atto di citazione per revocazione articoli 656 e 395 n. 2 cpc
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