• Skip to main content
  • Skip to header right navigation
  • Skip to site footer

Formulari

Raccolta di Formule Giuridiche

  • Cookie Policy
  • Privacy
  • Chi Siamo
  • Istanze
  • Ricorsi
  • Atti di Citazione
  • Verbali

Istanza cancellazione protesto assegno Camera di Commercio – Modello

In questa pagina è disponibile un modello istanza cancellazione protesto assegno Camera di Commercio da scaricare e da compilare in base alle esigenze.

Indice

  • Riferimenti Normativi
  • Esempio istanza partecipazione alla vendita senza incanto
  • Modello istanza cancellazione protesto assegno Camera di Commercio da scaricare

Riferimenti Normativi

Nel Registro informatico dei protesti la regola che governa gli assegni è più rigida di quella che vale per le cambiali: il legislatore non consente la cancellazione amministrativa per semplice “avvenuto pagamento” entro dodici mesi, perciò l’assegno protestato rimane iscritto fino a quando il debitore non ottiene una riabilitazione o non dimostri che il protesto è stato levato per errore o illegittimità. Lo precisano le linee‐guida di varie Camere di commercio, secondo cui l’anno di attesa previsto per gli assegni è inderogabile anche se il saldo interviene subito dopo il protesto.

Il fondamento giuridico di questa disciplina si trova nell’articolo 17 della legge 7 marzo 1996 n. 108, come modificato dalla legge 18 agosto 2000 n. 235: il debitore che ha pagato per intero importo, spese e interessi e che per dodici mesi non subisce altri protesti ha diritto a una “riabilitazione” che cancella gli effetti personali del protesto; diversamente, la cancellazione davanti alla Camera di commercio è ammessa solo se l’assegno è stato protestato per circostanze non imputabili al traente, ipotesi regolata dall’art. 4, comma 2 della legge 77/1955. Il parere dell’Unione delle Camere di commercio del 2001 ha ulteriormente chiarito che, in assenza di riabilitazione o di errore, il Presidente della Camera non può accogliere l’istanza.

Il percorso pratico comincia quindi fuori dalla Camera di commercio: l’interessato deposita in tribunale – o, dal marzo 2023, sceglie di rivolgersi a un notaio in sostituzione del giudice – la richiesta di riabilitazione corredata da quietanza, visura protesti e documento di identità; se il tribunale accerta il pagamento e l’assenza di nuovi protesti emette un decreto, mentre il notaio rilascia un atto equipollente.

Una volta ottenuto il provvedimento, la domanda di cancellazione va indirizzata al Presidente della Camera di commercio competente per territorio; occorre allegare copia autentica del decreto o dell’atto notarile, una visura protesti aggiornata, la fotocopia del documento d’identità e, se disponibile, l’originale o la copia dell’atto di protesto.

La digitalizzazione promossa dal PNRR consente ormai di presentare la pratica online: diversi enti, come Firenze, hanno attivato moduli telematici che generano in automatico bollo virtuale e avviso PagoPA, mentre chi preferisce la PEC può inviare il fascicolo in PDF firmato digitalmente; la ricevuta di consegna PEC prova il deposito alla stessa stregua del protocollo cartaceo.

Dopo l’inoltro l’ufficio protesti esamina la documentazione, emette il provvedimento entro venti giorni e provvede alla cancellazione dal Registro entro i cinque giorni successivi, pubblicando in calce all’annotazione la dicitura di avvenuta riabilitazione; da quel momento il nominativo non risulta più tra i “cattivi pagatori” e la visura camerale torna pulita.

Se l’ufficio rigetta la richiesta – di solito perché manca un requisito formale o perché il protesto è ancora sub judice – l’interessato può ricorrere al Giudice di pace del luogo in cui ha la residenza; se, invece, non compie alcuna iniziativa, l’annotazione decade comunque di diritto al termine dei cinque anni previsto dall’art. 4 della legge 77/1955. Rimane sempre possibile la cancellazione per errore materiale o per protesto illegittimo, presentando documenti dell’ufficiale levatore che attestino la circostanza e corrispondendo i medesimi diritti camerali..

Esempio istanza partecipazione alla vendita senza incanto

In questa sezione è possibile trovare un esempio di formula per istanza cancellazione protesto assegno Camera di Commercio.

ISTANZA CANCELLAZIONE ASSEGNI

AL PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI ………………….

 

Istanza ai sensi dell’articolo 4 della legge 12 febbraio 1955, n. 77, e successive modificazioni

 

Il sottoscritto ………………….……..…….. nato a ………..….………….…….. il ………..…..….

residente in ……………………….………..… in via-piazza ………………………………………….

codice fiscale n. ……………………………………………………………………………………….

 

PREMESSO

che sono stati protestati i seguenti assegni a firma dell’istante:

 

1. Importo euro………………………………………. scadenza ……………………………………..

data del protesto ………………………… notaio/Uff.Levatore……………………………………………

2. Importo euro………………………………………. scadenza ……………………………………..

data del protesto ………………………… notaio/Uff.Levatore…………………………………….……..

3. Importo euro………………………………………. scadenza ……………………………………..

data del protesto ………………………… notaio/Uff.Levatore…………………………………….……..

4. Importo euro………………………………………. scadenza ……………………………………..

data del protesto ………………………… notaio/Uff.Levatore……………………………………..……..

5. Importo euro………………………………………. scadenza ……………………………………..

data del protesto ………………………… notaio/Uff.Levatore…………………………………….……..

6. Importo euro………………………………………. scadenza ……………………………………..

data del protesto ………………………… notaio/Uff.Levatore………………………………….………..

 

che in data ……………………… il sottoscritto, avendo già adempiuto al pagamento delle somme recate dai predetti assegni, ha ottenuto la cancellazione dei predetti protesti giusta provvedimento del Tribunale di_________________________, come si evince dagli allegati,

 

CHIEDE

la cancellazione del proprio nome dal registro informatico dei protesti, ai sensi dell’articolo 4 della legge 12 febbraio 1955, n. 77, e successive modificazioni.

 

 

data …………………… firma ……..………………………

 

ALLEGATI:

1) Copia conforme all’originale del provvedimento del Tribunale di________________________;

2) Attestazione del versamento diritti di segreteria

Modello istanza cancellazione protesto assegno Camera di Commercio da scaricare

Di seguito viene messo a disposizione un fac simile istanza cancellazione protesto assegno Camera di Commercio in formato Word editabile da scaricare.

Il modello può essere modificato inserendo i dati mancanti e poi stampato.

Icona
Fac simile istanza cancellazione protesto assegno Camera di Commercio
1 file(s)
Previous Post:Istanza partecipazione alla vendita senza incanto – Modello
Next Post:Lettera decadenza beneficio del termine – Modello

Sidebar

Cerca

Categorie

  • Formulario
    • Atti di Citazione
    • Istanze
    • Ricorsi
    • Verbali
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.OkCookie Policy