In questa pagina è disponibile un modello opposizione a decreto ingiuntivo da scaricare e da compilare in base alle esigenze.
Indice
Riferimenti Normativi
L’opposizione a decreto ingiuntivo è il rimedio che consente al debitore ingiunto di trasformare un provvedimento emesso inaudita altera parte in un vero processo di cognizione, sottraendosi – almeno provvisoriamente – all’esecuzione forzata. La sua disciplina vive nel combinato disposto degli articoli 641, 645 e 650 del codice di procedura civile, aggiornati dalla riforma Cartabia (d.lgs 149/2022) e dai decreti correttivi del 2024. Il perno resta il termine perentorio di quaranta giorni che decorre dal perfezionamento della notifica del decreto; il giudice monitore può fissare un arco più ampio (es. cinquanta giorni se il debitore risiede in un altro Paese UE o circa sessanta se si trova fuori dall’Unione), ma non inferiore al minimo legale.
Chi riceve l’ingiunzione deve reagire con un atto scritto che, dopo il 1° marzo 2023, prende la forma di un ricorso introduttivo e non più dell’atto di citazione: la modifica, dettata dall’art. 645 c.p.c. come riscritto, allinea il giudizio di opposizione al nuovo rito semplificato di cognizione degli artt. 281-decies ss. c.p.c.
Il ricorso va depositato telematicamente nel fascicolo monitorio tramite il PCT; il sistema lo aggancia al decreto impugnato e lo rende visibile al giudice che ha emesso l’ingiunzione. Il deposito fuori PCT – salvo indisponibilità del servizio – espone l’opponente all’inesistenza dell’atto con tutte le conseguenze in tema di decadenza, come ha ribadito la Cassazione con l’ordinanza 24329/2024.
Il contenuto minimo è prescritto dall’art. 645, comma 3: l’indicazione delle parti, del provvedimento opposto e delle ragioni di merito o di forma per cui se ne chiede la revoca, la richiesta di sospensione della provvisoria esecutorietà (se il decreto è immediatamente esecutivo) e la domanda di condanna alle spese. Il ricorso deve essere firmato digitalmente e accompagnato dalle produzioni, fra cui copia del decreto e della relata di notifica: l’assenza di quest’ultima è vizio fatale, perché impedisce al giudice di verificare il rispetto del termine di quaranta giorni. Se l’ingiunto lamenta vizi propri della notifica (nullità o inesistenza), deve dedurli nel ricorso; la Suprema Corte ha ricordato che la notificazione inesistente non è sanabile e comporta la declaratoria di nullità del decreto, purché la questione sia sollevata tempestivamente.
Il contributo unificato si paga nella misura ridotta della metà rispetto al giudizio ordinario, come risulta dalle tabelle ministeriali 2025: la base è il valore della domanda monitoria, con un minimo di € 64,50 per cause fino a € 1.100 e scaglioni progressivi sino a € 2.529 per valori oltre € 520.000. Il sistema PCT genera il modello F23/F24 telematico; il mancato pagamento provoca l’invito ad integrare e, in difetto, l’improcedibilità dell’opposizione.
Alla notifica del ricorso provvede la parte opponente entro dieci giorni dal deposito, secondo il nuovo art. 645, comma 4: la notifica telematica alla PEC del difensore del creditore monitorio è regola, salvo impossibilità. Un’errata notifica – ad esempio all’avvocato privo di mandato in quel fascicolo – è inesistente e non suscettibile di rinnovazione oltre il quarantesimo giorno, come sottolineato dalla Cassazione 24329/2024; il giudice dovrà dichiarare improcedibile l’opposizione.
Con l’iscrizione a ruolo l’opposizione sospende ipso iure l’efficacia esecutiva del decreto se questo non era provvisoriamente esecutivo; se invece la provvisoria esecutorietà è stata concessa dal giudice monitore (art. 642 c.p.c.), occorre chiedere la sospensione ex art. 649 c.p.c., versando cauzione se richiesta. Il giudice, con decreto motivato fuori udienza, può inibire l’esecuzione o subordinare la sospensione al versamento di una somma; in mancanza, l’esecuzione può proseguire, ma l’opponente potrà sempre domandare la sospensione successivamente, provando nuovi fatti.
Il processo prosegue con rito ordinario o semplificato a seconda dell’oggetto e del valore: l’art. 281-decies stabilisce che il rito semplificato è la regola se la causa non supera € 50.000 o se ha ad oggetto diritti reali, locazioni, comodato, contratti di distribuzione, agenzia o franchising. In ogni caso il giudice, alla prima udienza, può mutare il rito con ordinanza. Gli oneri probatori gravano sul creditore opposto, che deve dimostrare il credito; l’opponente può sollevare tutte le eccezioni processuali e di merito, ivi comprese le domande riconvenzionali connesse.
Quando l’ingiunto non abbia potuto proporre opposizione per irregolarità della notificazione o per caso fortuito o forza maggiore, l’articolo 650 c.p.c. consente l’“opposizione tardiva”: entro dieci giorni dalla prima notizia dell’esecuzione (o dal pignoramento) ma non oltre sessanta giorni dall’atto esecutivo. La giurisprudenza di merito 2023-2025 ammette la tardiva anche per violazioni della normativa consumeristica se la clausola di deroga territoriale ha impedito la difesa, purché il giudice verifichi l’effettivo impedimento.
L’opposizione non blocca di per sé il corso dell’esecuzione già iniziata: occorre chiedere la sospensione al giudice dell’esecuzione ex art. 624-bis c.p.c., allegando l’istanza e il decreto di fissazione dell’udienza di opposizione; la sospensione può essere concessa per un massimo di ventiquattro mesi, sentito il creditore procedente.
L’atto di opposizione incide anche sul regime delle spese. Se l’opponente soccombe, il giudice può condannarlo a una somma ulteriore ex art. 96 c.p.c. quando riconosca colpa grave nell’iniziativa; se invece l’opposizione svela la nullità del decreto per vizi imputabili al creditore (titolo invalido, notifica omessa, competenza carente), le spese seguono la soccombenza e l’ingiungente può essere condannato anche alla restituzione delle somme riscosse in via provvisoria, con gli interessi legali. In caso di revoca integrale, il decreto si considera come mai emesso; la restitutio comprende, oltre al capitale, gli accessori di legge.
Il procedimento è integralmente telematico: gli atti successivi – memorie integrative, comparse, istanze di prova – si depositano nel fascicolo di cognizione generato automaticamente dal sistema; le comunicazioni di cancelleria viaggiano via PEC. Il Vademecum PCT 2024 ricorda che gli allegati in formato .eml o .msg devono essere convertiti in PDF nativo firmato PAdES; il mancato rispetto delle specifiche tecniche può inficiare il deposito e far decorrere comunque i termini decadenziali.
Il giudizio si conclude con sentenza, soggetta ad appello ordinario entro trenta giorni dalla notifica o sei mesi dal deposito, e passata in giudicato dà titolo a iscrizione ipotecaria o esecuzione forzata secondo le regole ordinarie. Se la pronuncia conferma il decreto, quest’ultimo diventa definitivo; se lo revoca o lo riforma, la sentenza sostituisce il decreto e ne modella gli effetti. In caso di rigetto parziale, il giudice può ridurre l’importo ingiunto o rateizzarne il pagamento, tenendo conto della condizione economica dell’obbligato.
Esempio opposizione a decreto ingiuntivo
In questa sezione è possibile trovare un esempio di formula per opposizione a decreto ingiuntivo.
Tribunale di __
Atto di citazione in opposizione a decreto ingiuntivo
(conforme alle novità introdotte con il Correttivo della Riforma Cartabia)
Nell’interesse della società Alfa, con sede in __, via __ n° __ (Cod. fisc. e P.Iva __), in persona del legale rappresentante pro tempore, sig. __,
o del Sig./la Sig.ra __, nata a __ il __ (Cod. fisc. __), residente in __ alla via __ n. __,
il quale elegge domicilio presso il proprio Studio in __, alla via__ nonché, ai sensi dell’art. 16 sexies del D. L. 179/2012 così come introdotto dal D.L. 90/2014, presso l’indirizzo di posta elettronica certificata __ nel quale dichiara di voler ricevere ogni avviso e comunicazione di legge.
-parte opponente-
Contro
Il sig. __ (Cod. fisc. __), rappresentato e difeso dall’Avv. __ (P.E.C. __)
-parte opposta-
Avverso
il decreto ingiuntivo n. __ del __, emesso dal Tribunale di __ (nel procedimento rubricato al n. R.G. __), notificato in data __ (doc. 1).
Fatto
(esposizione del fatto, nonché dei documenti che forniscono la prova di quanto si deduce. Si dovrà cercare di destituire di fondamento anche i presupposti che il ricorrente avrà fatto valere per la concessione del decreto ingiuntivo)
In data __ è stato notificato all’istante il decreto ingiuntivo n. __ del __, emesso dal Tribunale di __ (nel procedimento rubricato al n. R.G. __), in favore della Società/Sig./Sig.ra __ e dichiarato provvisoriamente esecutivo (eventuale) per la somma di Euro __, oltre gli interessi legali dalla data della messa in mora sino al saldo effettivo ed alle spese del procedimento liquidate in complessivi Euro __, (di cui Euro __ per spese ed esborsi, Euro __ per onorari, oltre IVA e CPA).
In punto di fatto, va precisato che __ (ricorda di indicare i documenti e/o i testi che forniscono la prova di quanto si deduce).
Il predetto decreto ingiuntivo è del tutto illegittimo e infondato e avverso lo stesso si propone, con il presente atto, formale opposizione per i seguenti motivi in
Diritto
(indicazione delle ragioni di diritto)
Si dovrà insistere sulla carenza dei presupposti richiesti dalla legge per l’emissione del decreto ingiuntivo o della provvisoria esecutività, e sulla dimostrazione dell’esistenza dei gravi motivi che giustificano la sospensione dell’esecuzione provvisoria dell’ingiunzione opposta, se concessa ex art. 642 c.p.c.
Questioni preliminari di rito (indicare in primo luogo le questioni di giurisdizione, di competenza per materia e per valore e per territorio, connessione, questioni dipendenti da rapporti di litispendenza e continenza, questioni su presupposti processuali quali ad es. clausola compromissoria o mancato esperimento del tentativo obbligatorio di conciliazione, questioni sulla legittimazione processuale del ricorrente e procura alle liti da questi rilasciata, assenza condizioni dell’azione quali l’interesse ad agire e la legittimazione attiva del ricorrente).
* [Esempio di eccezione preliminare per mancato esperimento della mediazione obbligatoria, nelle materie in cui è prevista quale condizione di procedibilità (in materia di condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e diffamazione a mezzo stampa o altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi bancari e finanziari)
Come noto, ai sensi dell’art. 163, co. 3 n. 3-bis, la domanda proposta con il presente atto è soggetta alla condizione di procedibilità prevista dall’art. 5 del Decreto legislativo, 04/03/2010 n° 28 (ovvero dall’art. 3 del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 132).
Nel caso di specie, non risulta tuttavia che i ricorrenti abbiano esperito tale tentativo obbligatorio di mediazione.
Pertanto, si chiede che l’Ill.mo Giudice provveda ai sensi dell’art. 5 comma 2 d.lgs. n. 28/2010.
* [Esempio di eccezione di incompetenza del giudice adito:
Si eccepisce pregiudizialmente il difetto di competenza per territorio del Tribunale di __ considerato che __
Deve allora trovare applicazione ai fini dell’individuazione del giudice competente per territorio, la norma dell’art. __ c.p.c., con la conseguenza che il giudice competente va individuato nel Tribunale di __.
L’odierno opponente chiede pertanto all’On.le Tribunale adito di dichiarare il proprio difetto di competenza, con conseguente revoca del decreto ingiuntivo opposto e rimessione delle parti dinanzi al Tribunale di __].
Questioni preliminari di merito (indicare le eccezioni in senso stretto, ad es. decorso del tempo e prescrizione o decadenza, intervenuta estinzione dell’obbligazione…);
Questioni di merito (indicare le ulteriori ragioni di diritto).
Istanza di sospensione della provvisoria esecutorietà del decreto ingiuntivo opposto (indicare i gravi motivi ex art. 649 c.p.c., posti a fondamento dell’istanza di sospensione).
***
Tutto ciò premesso in fatto e considerato in diritto, la Società/Sig./Sig.ra __, come sopra generalizzata, rappresentata e difesa, propone
opposizione
avverso il decreto ingiuntivo n. __ del __, emesso dal Tribunale di __ (nel procedimento rubricato al n. R.G. __), notificato in data __, e a tal fine,
cita
il sig. __, nel suo domicilio in __, via __ n° __ (o società __, in persona del proprio legale rappresentante pro tempore sig. __ nella sua sede in __) a comparire dinanzi al Tribunale di __, nei suoi noti locali, sezione e Giudice istruttore designandi ai sensi dell’art. 168 bis c.p.c., all’udienza del giorno __, alle ore di rito (Attenzione: il termine per comparire non deve essere inferiore a 120 giorni dalla notifica dell’atto di citazione), con invito a costituirsi nel termine di settanta giorni prima dell’udienza indicata, con avvertimento che la mancata costituzione o la costituzione oltre i termini comporterà le decadenze di cui agli artt. 38 e 167 c.p.c., e che la difesa tecnica mediante avvocato è obbligatoria in tutti i giudizi davanti al tribunale, fatta eccezione per i casi previsti dall’articolo 86 o da leggi speciali, e che esso convenuto, sussistendone i presupposti di legge, può presentare istanza per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato, e che in caso di mancata costituzione si procederà in loro legittima e dichiaranda contumacia, per ivi sentir accogliere le seguenti
conclusioni
Voglia l’On.le Tribunale adito, previa ogni più utile declaratoria del caso o di legge e previa sospensione dell’esecutorietà del decreto n. __/__ opposto (ove emesso provvisoriamente esecutivo), ogni diversa e contraria istanza ed eccezione disattesa anche in via istruttoria ed incidentale:
in via preliminare, dichiarare l’inammissibilità e/o l’improcedibilità della domanda di parte ingiungente in quanto __
ancora, in via preliminare, dichiarare e riconoscere il difetto di competenza per territorio del Tribunale di __ per i motivi indicati in narrativa, all’esito dichiarando e riconoscendo che la competenza per territorio appartiene al Tribunale di __ e, per l’effetto, revocare il decreto ingiuntivo opposto e rimettere la causa dinanzi al medesimo, con l’assegnazione di un termine per la riassunzione a norma dell’art. 50 c.p.c.;
nel merito, accertare e dichiarare __ ;
per l’effetto, in ogni caso, revocare il decreto ingiuntivo opposto;
in via riconvenzionale, accertare e dichiarare __ e, per l’effetto, condannare il sig. __ (o la società __) al pagamento della somma di € __ oltre interessi fino alla data dell’effettivo soddisfo.
Con vittoria di spese ed onorari del presente giudizio, oltre Iva, cpa e spese generali come per legge.
Ai fini del pagamento del contributo unificato, di cui al d.p.r. n. 115/02, si dichiara che il valore della controversia è pari ad € __.
In via istruttoria:
si chiede l’ammissione dell’interrogatorio formale e/o giuramento decisorio del sig. __;
si chiede l’ammissione della prova per testi sui capitoli di prova di seguito indicati:
vero che… ;
vero che… ;
Si indicano a testi i sig.ri:
…
…
si offrono in comunicazione, mediante deposito in cancelleria i seguenti documenti in copia:
decreto ingiuntivo opposto notificato in data __
…
…
Con espressa riserva di meglio dedurre, contestare, provare e capitolare in conseguenza della condotta processuale ex adverso tenuta nei termini di legge.
__, li __ (luogo e data)
Avv. ___ (Sottoscrizione avvocato)
Procura alle liti (aggiornata alla Legge sulla concorrenza n. 124/2017 e all’informativa GDPR ex Regolamento UE 2016/679)
Io sottoscritto __, nato a __ il __ (Cod. Fisc. __), delego a rappresentarmi e difendermi nel presente giudizio (oppure a “in qualità di legale rappresentante, delego a rappresentare e difendere nel presente giudizio la società Alfa, con P.Iva …”), in ogni sua fase e grado, con ogni più ampia facoltà del caso e di legge, ivi comprese, in via esemplificativa e non esaustiva, la facoltà di proporre e/o resistere a gravami, opposizioni, reclami, di riscuotere e quietanzare somme, di procedere in via esecutiva, di chiamare terzi in causa, di estendere o ridurre le domande, di proporre nuove domande ed eccezioni, di agire in via riconvenzionale, di transigere e/o conciliare, l’Avv. __ (cod. Fisc. __).
Eleggo domicilio presso e nel suo studio in __, via __ n° __.
Dichiaro di essere stato informato ai sensi dell’art. 4, 3° comma, D.lgs. n. 28/2010 e s.m.i., della possibilità di ricorrere al procedimento di mediazione ivi previsto e dei benefici fiscali di cui agli artt. 17 e 20 del medesimo decreto.
Dichiaro inoltre di essere stato informato, ai sensi dell’art. 2, 7° comma, D.L. n. 132/2014, della possibilità di ricorrere alla convenzione di negoziazione assistita da uno o più avvocati disciplinata dagli artt. 2 e ss. del suddetto decreto legge.
Dichiaro altresì di essere stato informato delle caratteristiche e dell’importanza dell’incarico, delle attività da espletare, delle iniziative ed ipotesi di soluzione, della prevedibile durata del processo, nonché di avere ricevuto tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento sino alla conclusione dell’incarico; altresì, dichiaro di aver ricevuto ed accettato un preventivo scritto relativo alla prevedibile misura del costo della prestazione, distinguendo fra oneri, spese, anche forfetarie, e compenso professionale. Sono stati resi noti gli estremi della polizza assicurativa
Dichiaro infine di aver ricevuto tutte le informazioni previste ai sensi dell’art. 13 del Regolamento UE n. 2016/679 (GDPR) e art. 13 del D.lgs 196/2003 e s.m.i. e presto il consenso al trattamento dei miei dati personali per l’espletamento del mandato conferito.
__, li __ (Luogo e data)
Sig. __ (sottoscrizione parte)
Oppure
Per la società Alfa, il sig. __ (sottoscrizione legale rapp.te)
La firma è autentica
Avv. __ (sottoscrizione avvocato)
Relata di notifica a mezzo Pec (ex art. 3 bis Legge n. 53/1994)
Il sottoscritto Avv. __, (Cod. Fisc.: __), iscritto all’Ordine degli Avvocati di __, in ragione del disposto della L. 53/1994 e succ. mod., quale difensore di __ (Cod Fisc.: __), in virtù della procura alle liti rilasciata ai sensi dell’art. 83, comma 3 c.p.c.
Notifica
unitamente alla presente relazione l’allegato atto di citazione in opposizione a decreto ingiuntivo __.pdf (descrizione dell’atto) digitalmente sottoscritto, nonché procura alle liti a lui rilasciata dalla Società/Sig./Sig.ra __ originariamente su foglio separato del quale ha estratto copia informatica, sottoscritta digitalmente, in conformità a quanto previsto dall’art. 18 n. 5 del DM 44/2011 così come modificato dal DM 48/2013 a
Avv. __ (Codice Fiscale __), del foro di __, quale difensore della Società/Sig./Sig.ra __ trasmettendolo all’indirizzo di posta elettronica certificata __ @ __ estratto in data corrispondente a quella di notifica dal ReGIndE (Registro Generale degli Indirizzi Elettronici).
__, li __ (Luogo e data)
Avv. __ (firma digitale dell’avvocato)
Modello opposizione a decreto ingiuntivo da scaricare
Di seguito viene messo a disposizione un fac simile opposizione a decreto ingiuntivo in formato Word editabile da scaricare.
Il modello può essere modificato inserendo i dati mancanti e poi stampato.