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Ricorso per decreto ingiuntivo – Modello

In questa pagina è disponibile un modello ricorso per decreto ingiuntivo subappaltatore da scaricare e da compilare in base alle esigenze.

Indice

  • Riferimenti Normativi
  • Esempio ricorso per decreto ingiuntivo
  • Modello ricorso per decreto ingiuntivo da scaricare

Riferimenti Normativi

Nel processo civile il ricorso per decreto ingiuntivo è lo strumento che consente al creditore munito di prova scritta del credito di ottenere, in tempi rapidi e senza contraddittorio preventivo, un titolo giudiziario provvisoriamente esecutivo. La cornice normativa rimane quella degli articoli 633-656 del codice di procedura civile, ma da marzo 2023 la riforma Cartabia e il correttivo di luglio 2024 hanno ridisegnato forma, deposito e tempistiche del procedimento, imponendo il pieno utilizzo delle tecnologie del Processo Civile Telematico e affinando gli oneri di trasparenza verso il debitore.

La legittimazione all’istanza spetta a chi vanti un credito certo, liquido ed esigibile, purché fondato su documenti che la legge considera sufficiente “prova scritta”: contratti sottoscritti, estratti autentici dei libri contabili ex art. 634 c.p.c., cambiali, assegni, polizze notarili, fatture accompagnate da bolli di consegna o da estratto autentico delle scritture dell’impresa, nonché la certificazione ex art. 50 T.U. Bancario per i saldi di conto corrente. Se il credito è pecuniario e dipende da clausole di indicizzazione o interessi convenzionali, il ricorso deve precisare criteri e decorrenza, allegando i calcoli sino alla data di deposito: l’omissione integra vizio di indeterminatezza e può indurre il giudice a rigettare l’istanza.

Dal 2023 l’atto introduttivo non è più una “istanza in carta libera” ma un vero e proprio ricorso telematico, redatto in formato PDF/A, firmato digitalmente dal difensore e depositato tramite il modulo “Ricorso per ingiunzione” del PCT. Il sistema assegna il numero di cronologico monitorio e genera l’avviso di pagamento del contributo unificato; quest’ultimo resta intero – salvo il dimezzamento per le opposizioni – con importi che nel 2025 oscillano da 98 euro per cause fino a 5.200 euro a 1.686 euro per quelle superiori a 500.000 euro, oltre marca da 27 euro per diritti di notifica da remoto.

Il fascicolo telematico deve contenere, oltre al ricorso, la procura alle liti, i documenti probatori in formato PDF nativo o scannerizzato, la relata di notifica dell’eventuale intimazione di pagamento stragiudiziale e, se si chiede la clausola di provvisoria esecutorietà, la specifica istanza ai sensi dell’art. 642 c.p.c. Quest’ultima è accolta quando il credito risulta fondato su cambiali, assegni o certificazioni di banche, ovvero quando “vi è pericolo di grave pregiudizio” nel differire l’esecuzione: per esempio rischio di dispersione dei beni del debitore.

La cancelleria, verificato il pagamento, inoltra il fascicolo al giudice designato, che dispone di un termine indicativo di trenta giorni per decidere. Nella prassi, provvedimenti completi di documentazione vengono emessi anche in pochi giorni; all’opposto, ricorsi privi di elementi essenziali subiscono richiesta di integrazione o dinosauri e finiscono rigettati con decreto motivato ex art. 640 c.p.c.

Se il ricorso è accolto, il decreto ingiuntivo deve essere notificato al debitore entro sessanta giorni per i destinatari in Italia o novanta per quelli all’estero, altrimenti perde efficacia; la riforma non ha inciso su tali termini, ma ha chiarito che l’inefficacia opera “piena” solo se il debitore la eccepisce con opposizione, altrimenti la tardiva notifica resta sanata.

La notifica, salvo che il debitore disponga di domicilio digitale nel ReGIndE o nell’INIPA, avviene ancora tramite ufficiale giudiziario o posta. Nei confronti di imprese e professionisti muniti di PEC, il ricorrente deve invece usare il canale telematico, pena inesistenza della notifica. L’uso del formato .eml o .msg è ammesso ma l’atto inviato deve essere allegato come PDF firmato PAdES; le specifiche tecniche PCT in vigore dal 30 settembre 2024 sanzionano con rifiuto di deposito i file non conformi.

Il decreto può già contenere la clausola di esecutorietà: in tal caso l’ingiunto, per evitare il pignoramento, deve pagare o opporsi entro quaranta giorni dalla notifica. Se la clausola manca, l’esecuzione resta sospesa fino al decorso del termine di opposizione o alla decisione sull’istanza di provvisoria ex art. 648 c.p.c. L’esperienza degli uffici giudiziari nell’ultimo biennio mostra che la concessione della clausola è divenuta la regola nei crediti commerciali documentati da fatture elettroniche accompagnate da estratti autentici di contabilità, mentre rimane un’eccezione nei rapporti di lavoro, dove il giudice preferisce attendere l’eventuale opposizione.

Il deposito telematico ha ridotto a zero i tempi morti da protocollo cartaceo, ma ha moltiplicato le cause di inammissibilità legate ai metadati: un ricorso firmato con certificato scaduto o privo di procura allegata è infatti “inesistente”, non sanabile ex art. 159 c.p.c. Il Vademecum PCT 2024 raccomanda di inserire come primo allegato la procura scannerizzata firmata dall’assistito, e di indicare nel frontespizio del ricorso il codice fiscale del debitore, necessario alla cancelleria per l’esatta iscrizione.

In sede fiscale il ricorso non paga imposta di registro all’emissione del decreto: l’imposta, in misura proporzionale o fissa a seconda del valore e della fonte del credito, matura solo in fase di esecuzione o, se l’ingiunto non propone opposizione, allo spirare del termine quaranta giorni. Da gennaio 2025 il portale telematico dell’Agenzia delle Entrate consente il pagamento on-line con F24 “Monitorio” e il caricamento della quietanza come allegato PCT, eliminando le code allo sportello.

La riforma Cartabia ha previsto che, quando il decreto ingiuntivo riguarda somme inferiori a 50.000 euro e non impone complesse attività istruttorie, l’eventuale opposizione segua di regola il rito semplificato di cognizione: ci si attende che questa scelta disincentivi opposizioni defatigatorie, dato che il giudice pronuncerà già alla prima udienza se le difese del debitore appaiono manifestamente infondate.

Una menzione a parte meritano i decreti “europei” di cui al regolamento (CE) 1896/2006: per crediti transfrontalieri non contestati, il ricorso si presenta sulla piattaforma e-Justice dedicata; l’emissione in via telematica comporta termini di opposizione di trenta giorni dalla notifica e riconoscimento automatico negli altri Stati membri. Con l’attuazione del regolamento (UE) 2023/2840 sulle fusioni transfrontaliere, il legislatore italiano ha esteso l’uso di tale modello ai crediti nati da operazioni societarie tra soggetti di Stati membri diversi, introdotta dal decreto legislativo di recepimento del giugno 2025.

Esempio ricorso per decreto ingiuntivo

In questa sezione è possibile trovare un esempio di formula per ricorso per decreto ingiuntivo.

 

Ricorso per decreto ingiuntivo ex art. 633 ss. c.p.c.
(con istanza di provvisoria esecuzione ex art. 642 c.p.c.)
(conforme alle novità introdotte con il Correttivo della Riforma Cartabia)

Nell’interesse della società __, con sede in __, via __ n° __ (Cod. fisc. e P.Iva __), in persona del legale rappresentante pro tempore, sig. __,

o del Sig./la Sig.ra __, nata a __ il __ (Cod. fisc. __), residente in __ alla via __ n. __,

rappresentata e difesa, giusta procura alle liti in calce al presente atto, dall’Avv. (cod. fisc. __), il quale elegge domicilio presso il suo Studio in __, Via __ n. __ nonchè, ai sensi dell’art. 16 sexies del D. L. 179/2012 così come introdotto dal D.L. 90/2014, presso l’indirizzo di posta elettronica certificata ___ nel quale dichiara di voler ricevere ogni avviso e comunicazione di legge.

Premesso che

1. Indicare il credito in forza del quale si richiede il decreto ingiuntivo

2. nonostante le reiterate richieste, da ultimo con lettera raccomandata a/r del __ (che si allega) la Società __ o il Sig./Sig.ra __ non ha provveduto al pagamento della suddetta somma;

3. (se il credito ha ad oggetto un credito sorto nell’esercizio dell’attività commerciale/industriale/artigianale/ professionale nei confronti di persona fisica, questa potrebbe qualificarsi come consumatore ove abbia concluso il contratto sopra indicato per fini estranei alla sua attività commerciale, industriale, artigianale o professionale. Al fine di evitare le conseguenze introdotte alla luce della sentenza Cass. SS.UU. n. 5868 del 27.02.2023, è quindi opportuno che il ricorrente argomenti – ove possibile – in merito all’esclusione della qualità di consumatori dei debitori ingiunti)

4. il credito è liquido ed esigibile e fondato su prova scritta.

*** *** ***

Istanza di provvisoria esecuzione ex art. 642 c.p.c.
(Indicare precisamente i motivi che giustificano il rilascio della provvisoria esecutorietà del decreto ingiuntivo ai sensi dell’art. 642 c.p.c.)

*** *** ***

Tutto quanto premesso, il Sig. __, (o società __, in persona del proprio legale rappresentante pro tempore sig. __), come sopra rappresentato/a e difeso/a

CHIEDE

che l’Ill.mo Signor Giudice, a norma degli artt. 633, 642 e segg. c.p.c. e per le causali di cui in narrativa, Voglia ingiungere il pagamento immediato della complessiva somma di Euro __:

alla Società __, con sede in __, via __ n° __ (Cod. fisc. e P.Iva __), in persona del legale rappresentante pro tempore, sig. __,
o al Sig./la Sig.ra __, nata a __ il __ (Cod. fisc. __), residente in __ alla via __ n. __,
oltre interessi legali dalla data della domanda sino al saldo effettivo e oltre ancora le spese, competenze e onorari della presente fase monitoria.

Si producono con il presente atto i seguenti documenti:

__
__
__
*** *** ***

Ai fini del contributo unificato si dichiara che il valore della presente procedura è pari ad Euro __.

__, li __ (luogo e data)

Avv. __ (Sottoscrizione avvocato)

Procura alle liti (aggiornata alla Legge sulla concorrenza n. 124/2017 e all’informativa GDPR ex Regolamento UE 2016/679)
Io sottoscritto __, nato a __ il __ (Cod. Fisc. __), delego a rappresentarmi e difendermi nel presente giudizio (oppure a “in qualità di legale rappresentante, delego a rappresentare e difendere nel presente giudizio la società Alfa, con P.Iva …”), in ogni sua fase e grado, con ogni più ampia facoltà del caso e di legge, ivi comprese, in via esemplificativa e non esaustiva, la facoltà di proporre e/o resistere a gravami, opposizioni, reclami, di riscuotere e quietanzare somme, di procedere in via esecutiva, di chiamare terzi in causa, di estendere o ridurre le domande, di proporre nuove domande ed eccezioni, di agire in via riconvenzionale, di transigere e/o conciliare, l’Avv. __ (cod. Fisc. __).

Eleggo domicilio presso e nel suo studio in __, via __ n° __.

Dichiaro di essere stato informato ai sensi dell’art. 4, 3° comma, D.lgs. n. 28/2010 e s.m.i., della possibilità di ricorrere al procedimento di mediazione ivi previsto e dei benefici fiscali di cui agli artt. 17 e 20 del medesimo decreto.

Dichiaro inoltre di essere stato informato, ai sensi dell’art. 2, 7° comma, D.L. n. 132/2014, della possibilità di ricorrere alla convenzione di negoziazione assistita da uno o più avvocati disciplinata dagli artt. 2 e ss. del suddetto decreto legge.

Dichiaro altresì di essere stato informato delle caratteristiche e dell’importanza dell’incarico, delle attività da espletare, delle iniziative ed ipotesi di soluzione, della prevedibile durata del processo, nonché di avere ricevuto tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento sino alla conclusione dell’incarico; altresì, dichiaro di aver ricevuto ed accettato un preventivo scritto relativo alla prevedibile misura del costo della prestazione, distinguendo fra oneri, spese, anche forfetarie, e compenso professionale. Sono stati resi noti gli estremi della polizza assicurativa

Dichiaro infine di aver ricevuto tutte le informazioni previste ai sensi dell’art. 13 del Regolamento UE n. 2016/679 (GDPR) e art. 13 del D.lgs 196/2003 e s.m.i. e presto il consenso al trattamento dei miei dati personali per l’espletamento del mandato conferito.

__, li __ (Luogo e data)

Sig. __ (sottoscrizione parte)

Oppure

Per la società Alfa, il sig. __ (sottoscrizione legale rapp.te)

La firma è autentica

Avv. __ (sottoscrizione avvocato)

 

Modello ricorso per decreto ingiuntivo da scaricare

Di seguito viene messo a disposizione un fac simile ricorso per decreto ingiuntivo in formato Word editabile da scaricare.

Il modello può essere modificato inserendo i dati mancanti e poi stampato.

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Ricorso per decreto ingiuntivo
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