In questa pagina è disponibile un modello ricorso per decreto ingiuntivo per consegna e rilascio da scaricare e da compilare in base alle esigenze.
Riferimenti normativi
Il ricorso monitorio per consegna o rilascio si fonda sull’articolo 633 c.p.c., che consente di ottenere, senza contraddittorio iniziale, un decreto ingiuntivo avente a oggetto la consegna di una cosa mobile determinata o di una quantità di cose fungibili; l’ingiunzione, tuttavia, non è ammessa per l’obbligo di rilascio di un bene immobile, profilo che la dottrina e la giurisprudenza prevalenti confinano agli speciali rimedi locatizi (convalida di sfratto) o all’azione ordinaria di merito.
La prova deve essere rigorosamente scritta: cedole di deposito, bolle di consegna firmate, verbali di riconoscimento del debito o qualsiasi documento proveniente dal convenuto e idoneo a dimostrare la pretesa; il giudice del monitorio, valutata la certezza e l’esigibilità dell’obbligo, emette il decreto entro trenta giorni dal deposito, ponendo a carico del destinatario il termine di quaranta giorni per l’adempimento o per l’opposizione ex art. 645 c.p.c..
Il giudice può accordare l’esecuzione provvisoria sin dalla pronuncia se la prova scritta reca la sottoscrizione del debitore o se ricorre il pericolo di un grave pregiudizio nel ritardo, in applicazione dell’articolo 642 c.p.c.; in tal caso il creditore è legittimato a procedere immediatamente all’esecuzione forzata senza attendere la scadenza del termine per l’opposizione. La prassi più recente, agevolata dalla riforma Cartabia, assegna particolare rilevanza al documento digitale sottoscritto con firma elettronica del debitore e depositato attraverso il Portale del Processo Civile Telematico, che dal 30 giugno 2023 è divenuto canale esclusivo anche per le sezioni ordinarie nonché per il rito lavoro.
Se l’intimato propone opposizione, il giudizio si converte in cognizione piena dinanzi al medesimo tribunale competente; fino a eventuale sospensione disposta ai sensi dell’articolo 649 c.p.c., la clausola di provvisoria esecutorietà rimane efficace e consente al creditore di proseguire la procedura esecutiva. Quando, al contrario, il decreto non è opposto o l’opposizione è rigettata, esso acquista autorità di cosa giudicata e costituisce titolo per l’esecuzione di consegna ex art. 605 c.p.c.; l’esecuzione si attiva mediante precetto e, a seguire, intervento dell’ufficiale giudiziario con poteri di accesso coattivo. La Cassazione ha ribadito nel 2024 che, se al momento dell’azione esecutiva il bene non è più esistente o è uscito dalla disponibilità del debitore, il creditore può convertire la richiesta in risarcimento, ma non pretendere la coazione su cosa inesistente.
Proprio la natura «reale» dell’obbligo spiega il limite strutturale alla tutela monitoria per il rilascio di immobili: il legislatore ha riservato la materia allo sfratto per morosità o finita locazione, che contempla un modulo semplificato ma con garanzie specifiche di difesa per il conduttore. Le domande di rilascio prospettate in sede monitoria sono dichiarate inammissibili dai tribunali e dalla Corte di cassazione, perché il procedimento ingiuntivo, basato su prova scritta e privo di ispezioni in contraddittorio, non garantisce la necessaria verifica sulla detenzione dell’immobile.
Per il creditore che scelga la via monitoria in tema di consegna, l’esperienza applicativa suggerisce di: allegare fin dall’origine la prova della proprietà o del possesso qualificato, documentare l’inadempimento tramite scambi e-mail o diffide stragiudiziali sottoscritte, chiedere l’esecutorietà provvisoria dimostrando il rischio di dispersione del bene, curare la notifica tempestiva del decreto entro sessanta giorni e monitorare l’opposizione per eventuale sospensione. Una strategia processuale ben costruita consente di trasformare l’obbligo di consegna da pretesa cartacea a risultato effettivo nel giro di poche settimane, con un controllo giudiziale successivo ma non dilatorio sulle difese del debitore.
Esempio ricorso per decreto ingiuntivo per consegna e rilascio
In questa sezione è possibile trovare un esempio di formula per ricorso per decreto ingiuntivo per consegna e rilascio.
TRIBUNALE CIVILE DI _________________
RICORSO PER DECRETO INGIUNTIVO PER CONSEGNA
Per
Il Sig.___________, C.F._______, nato a___________ il_________, residente________________ rappresentato e difeso, giusta mandato in calce al presente atto, dall’avv.to________ del foro di _____________, C.F._____________, con domicilio eletto presso il suo studio in ________________ al cui indirizzo di posta elettronica certificata (_________) e numero di fax (__________) potranno essere inviate le comunicazioni di rito nel corso del presente procedimento dalla cancelleria
Contro
Il Sig.___________, C.F._______, nato a___________ il_________, residente________________
PREMESSO
– che con contratto ________________ stipulato in data ____________ per la durata di _____________ e per un canone complessivo di € ____________ pagabile in __________ il sig. ________________ concedeva in locazione finanziaria al Sig. _______________ i seguenti beni:_____________________;
– che detti beni venivano regolarmente consegnati dal Creditore al Debitore;
– che, a causa della morosità del sig. ______venivano inviate varie missive e nella specie _______________;
– che ad oggi nulla è stato pagato;
Tutto ciò premesso, il sig. ___________,ut supra, rappresentato, difeso e domiciliato, con riserva di far valere nelle opportune sedi la tutela dei propri diritti, anche per il recupero dell’integrale proprio credito derivante dal contratto in questione e per il risarcimento dei danni subiti e subendi
CHIEDE
che l’Ill.mo Giudice del Tribunale adito Voglia emettere, ai sensi e per gli effetti degli artt. 633 e segg. c.p.c., a carico del sig. ______________, C.F. ________________, residente in ____________, nato a ___________ il________________, ed in favore del Sig. _____________ decreto ingiuntivo per la consegna dei beni dettagliatamente descritti in premessa, con condanna dell’ ingiunto al pagamento delle spese, competenze ed onorari del presente procedimento da liquidarsi in conformità dell’allegata nota spese allegata Inoltre,
CONSIDERATO
– che nonostante la formale risoluzione del predetto contratto, nulla sia stato ancora pagato di quanto dovuto;
– che vi è pericolo di pregiudizio nel ritardo per il danneggiamento dei beni stessi;
CHIEDE
che l’emanando decreto sia munito, ai sensi dell’art. 642, II° co. c.p.c., della clausola di provvisoria esecuzione senza l’osservanza dei termini di cui all’art. 482 c.p.c.. .
Si allegano i seguenti documenti:
1)____________;
2) _____________;
3) nota spese.
DICHIARAZIONE DI VALORE
Ai sensi dell’art. 14 del D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115 si dichiara che il valore del presente procedimento è pari ad Euro ________________ e, quindi, va versato, un contributo unificato pari ad Euro ____________.
Salvis Juribus
__________,lì__________
Avv.__________
Modello ricorso per decreto ingiuntivo per consegna e rilascio da scaricare
Di seguito viene messo a disposizione un fac simile ricorso per decreto ingiuntivo per consegna e rilascio in formato Word editabile da scaricare.
Il modello può essere modificato inserendo i dati mancanti e poi stampato.