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Ricorso Per Giudizio Di Ottemperanza – Modello

In questa pagina è disponibile un modello ricorso per giudizio di ottemperanza da scaricare e da compilare in base alle esigenze.

Indice

  • Riferimenti normativi
  • Esempio ricorso per giudizio di ottemperanza
  • Modello ricorso per giudizio di ottemperanza da scaricare

Riferimenti normativi

 

Il giudizio di ottemperanza è il meccanismo con cui l’ordinamento assicura che la tutela riconosciuta dal giudice amministrativo non resti lettera morta: l’articolo 112 del Codice del processo amministrativo (d.lgs. 104/2010) afferma che ogni provvedimento del giudice amministrativo «deve essere eseguito» e consente di azionare l’ottemperanza tanto per le sentenze passate in giudicato quanto per quelle immediatamente esecutive, per i titoli civili rivolti alla Pubblica Amministrazione, per i provvedimenti privi di un rimedio tipico e persino per i lodi arbitrali divenuti inoppugnabili.

La norma individua così un ventaglio ampio di titoli esecutivi e, al contempo, chiarisce che l’azione può servire anche a ottenere rivalutazione, interessi o risarcimento quando l’esecuzione in forma specifica non sia più possibile; lo stesso ricorso può essere promosso ‒ in via incidentale ‒ per chiedere chiarimenti sulle modalità di adempimento in presenza di incertezze operative.

Sotto il profilo soggettivo è legittimato chi abbia conseguito un vantaggio diretto dal provvedimento da eseguire; non è richiesta una previa diffida e il diritto si estingue solo dopo dieci anni dal passaggio in giudicato della decisione, come precisa l’articolo 114, comma 1, c.p.a.

La competenza segue il criterio fissato dall’articolo 113: se si tratta di far eseguire una pronuncia del giudice amministrativo lo stesso organo che l’ha emessa resta giudice dell’ottemperanza; quando invece il titolo proviene da un’autorità diversa (giudice ordinario, collegio arbitrale ecc.), il ricorso si presenta al TAR nel cui distretto ha sede quell’autorità.

Il procedimento è snello: con il ricorso si deposita copia autentica del titolo e l’eventuale attestazione del giudicato; il collegio decide in forma semplificata e, se accoglie la domanda, può ordinare l’adozione o la sostituzione dell’atto amministrativo, dichiarare nulli gli atti elusivi, nominare un commissario ad acta e fissare penalità di mora. La stessa disposizione attribuisce al giudice il potere di fornire successivi chiarimenti su istanza delle parti o del commissario.

Nella pratica quotidiana l’adozione di misure sostitutive e la nomina del commissario ad acta sono frequenti: la sentenza del Consiglio di Stato, Sez. V, 2 luglio 2025 n. 5716 ne offre un esempio paradigmatico, avendo imposto al Comune di Cerveteri il pagamento di spese di lite e fissato un termine di novanta giorni con designazione preventiva del Prefetto di Roma quale commissario in caso di ulteriore inerzia.

La giurisprudenza, però, vigila perché non si trasformi il rimedio esecutivo in un nuovo giudizio di cognizione: la Sezione V, con la sentenza 14 febbraio 2025 n. 1235, ha dichiarato inammissibile un ricorso diretto a far valere una sentenza di rito che non attribuiva il “bene della vita”, ribadendo che il titolo deve contenere una statuizione sostanziale suscettibile di essere realizzata in concreto.

L’estensione dell’ottemperanza alle sentenze civili ha trovato conferma, di recente, nel TAR Trento (26 marzo 2025): il collegio ha chiarito che il giudice amministrativo può soltanto assicurare l’esecuzione materiale di quanto deciso dal giudice ordinario, senza riesaminare il merito, restando precluso ogni accertamento ulteriore sulle mansioni lavorative dedotte innanzi al giudice del lavoro.

Sulla dimensione conformativa dei poteri giurisdizionali si è soffermata l’Adunanza Plenaria con la sentenza 22 aprile 2024 n. 6, sottolineando l’equilibrio tra effettività della tutela e riserva di amministrazione quando il giudice ordina direttamente all’amministrazione di concludere procedimenti pendenti entro un termine perentorio.

Il quadro si completa con l’impatto della riforma “Cartabia”: la nuova formulazione dell’articolo 475 c.p.c. ha reso inutile la formula esecutiva, e la giurisprudenza amministrativa (Cons. Stato, Sez. V, sent. 5716/2025) ha già riconosciuto che l’esecuzione delle sentenze non richiede più quell’adempimento formale, favorendo una via più rapida verso l’ottemperanza.

Esempio ricorso per giudizio di ottemperanza

In questa sezione è possibile trovare un esempio di formula per ricorso per giudizio di ottemperanza.

TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DI ______________

RICORSO PER IL GIUDIZIO DI OTTEMPERANZA A GIUDICATO

Per

Il sig. ____________, C.F.______________, residente in _______________, rappresentato e difeso dall’avv. ____________ del Foro di _______, C.F. ________________ed elettivamente domiciliato presso il suo studio in __________________, giusta procura speciale posta a calce del presente atto

Contro

_______________, in persona del _____________, con sede in ___________________

Per l’esecuzione

della sentenza n. ________, pubblicata in data _________, emessa dal ____di ____________nella persona del Giudice dott. _________, notificata il ____________ passata in giudicato il _______________;

PREMESSO

– che il _____di ____________, nel procedimento R.G.____________ tra il sig. _________________e ______________, ha emesso sentenza n.___________, pubblicata in data ______________, con cui, in accoglimento della domanda spiegata dal ricorrente, ha condannato “ __________”

– che la stessa è stata munita di formula esecutiva in data ____________ e notificata al ___________ in data ____________ e passata in giudicato in data;

che si sono verificati i presupposti necessari e sufficienti per l’esperibilità del giudizio di ottemperanza;
che, difatti, la sentenza è passata in giudicato, in quanto non più appellabile per decorrenza dei termini di impugnazione;
che, inoltre, sussiste l’inadempimento dell’amministrazione agli obblighi nascenti dalla sentenza.
**** ** ****

Tutto quanto sopra premesso, il sig. _____________, ut supra rappresentato, difeso e domiciliato,

RICORRE

all’Ill.mo T.A.R. affinché il medesimo voglia

a) ordinare l’ottemperanza al ____________ della sentenza suddetta, prescrivendo le relative modalità, anche mediante la determinazione del contenuto del provvedimento amministrativo o l’emanazione dello stesso in luogo dell’amministrazione disponendo il pagamento di complessivi € __________________ oltre ad interessi secondo le modalità previste dal titolo esecutivo, previo compimento di tutti gli atti necessari ad assicurare il pagamento in favore del ricorrente derivanti dalla disposizione di cui al D.L. 112/2008 art. 78 e succ. decreti di attuazione;
b) nominare, per il caso di ulteriore inadempimento, un commissario ad acta affinché provveda in via sostitutiva.
c) con vittoria di spese, diritti ed onorari.
Si offrono in comunicazione i seguenti documenti:

sentenza n. ___________ con formula esecutiva e passaggio in giudicato.
DICHIARAZIONE DI VALORE

Si dichiara che, ai sensi dell’art. 13, comma 6 bis D.P.R. n. 115/2002 e 3 successive modificazioni la presente procedura è esente da contributo unificato in quanto in materia di _________________

Salvis Juribus

___________, lì __________

Avv ______________

Modello ricorso per giudizio di ottemperanza da scaricare

Di seguito viene messo a disposizione un fac simile ricorso per giudizio di ottemperanza in formato Word editabile da scaricare.

Il modello può essere modificato inserendo i dati mancanti e poi stampato.

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Ricorso per giudizio di ottemperanza
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